Bollettino aria 2023-2024: cosa cambia per effettuare gli abbruciamenti di residui vegetali

Riccardo Evangelisti
Fino al 30 aprile 2024 sono in vigore le misure previste dalla Regione Emilia Romagna per salvaguardare la qualità dell’aria.
Per quanto riguarda gli abbruciamenti vegetali, nei comuni della Pianura est, ovest e l’agglomerato di Bologna è consentita la deroga di due giorni nelle giornate in cui non siano scattate le misure emergenziali previste dal bollettino “Liberiamo l’aria” emesso tre volte a settimana (lunedì mercoledì e venerdì) da Arpae.
Da quest’anno sono state introdotte alcune restrizioni derivanti dalla normativa nazionale, che abbiamo già posto sul tavolo regionale e ai nostri referenti nazionali, per capire quali margini di manovra possono esserci.
Ciò premesso, l’attività di abbruciamento a livello regionale è regolamentata nel seguente modo:
– PIANURA OVEST e PIANURA EST Soltanto nei periodi fino al 31 ottobre 2023 e 1°marzo-30 aprile 2024, è ammessa una deroga per due giorni per ogni proprietario o possessore del terreno, valida nelle zone non raggiungibili dalla viabilità ordinaria. La deroga è esclusivamente consentita nei giorni in cui le misure del bollettino “Liberiamo l’aria” lo consentono (bollino verde). Questo implica, sempre per le zone di PIANURA EST ed OVEST, il divieto assoluto di abbruciamento nel periodo che va dal 1° novembre al 29 febbraio. Ma attenzione: se i Comuni situati nella PIANURA OVEST, EST e AGGLOMERATO DI BOLOGNA sono presenti nell’elenco dei Comuni svantaggiati (che trovate sul sito della Regione nella sezione “abbruciamenti di residui vegetali”) allora, l’attività di abbruciamento, compatibilmente col bollettino e le modalità di abbruciamento prescritte, è sempre consentita, anche dal 1° novembre al 29 febbraio.
– APPENNINO L’abbruciamento, fino al 30 aprile, non ha limitazioni se non l’obbligo di comunicazione e il rispetto della distanza almeno di 100 metri da boschi castagneti, tartufaie ed altri impianti di arboricoltura.
Le prescrizioni sulle modalità di abbruciamento e sulla comunicazione (che è sempre obbligatoria) sono consultabili sul sito della regione al seguente link:
Ricordiamo che gli abbruciamenti per le emergenze fitosanitarie sono indipendenti dal bollettino “Liberiamo l’aria”, resta quindi valida la facoltà dell’Autorità Fitosanitaria di emettere prescrizioni per emergenze fitosanitarie in ogni momento.
Per quanto concerne l’attività di spandimento sono possibili solo le tecniche di spandimento ammesse in situazioni emergenziali per la qualità dell’aria:
• Fertirrigazione con liquami diluiti (contenuto in sostanza secca minore del 2%) e frazione liquida chiarificata generata dal trattamento di separazione meccanica dei liquami e del digestato. Sono ammesse la microirrigazione (a goccia) e la subirrigazione;
• Spandimento a bande, operato da barre orizzontali provviste di tubi rigidi terminanti con una scarpetta metallica di distribuzione a contatto con la superficie del suolo, cd. trailing shoe;
• Su colture in atto, inclusi i prati, iniezione superficiale a solchi aperti e a solchi chiusi, con solchi realizzati da erpici a denti o a dischi e liquame distribuito all’interno dei solchi;
• Iniezione diretta a solchi chiusi a profondità superiore ai 10 cm.