BAGNACAVALLO (Ravenna) – Walter Graziani, bagnacavallese, non è capace di stare fermo, ha bisogno di essere impegnato e di fare delle cose. Quindi continua a dedicare tempo anche alla sua terra. Altrimenti cosa dovrebbe fare per stare in forma? Andare a passeggiare tre-quattro volte al giorno?
DALLA REDAZIONE – L’azienda di Massimo Biondi è biodinamica certificata “Verdèa” e interamente frutticola: 23 ettari coltivati a pesco e nettarine (circa 6 ettari e mezzo); albicocco (circa 4 ettari); pero (circa 4 ettari, coperti monofila con rete antinsetto); susino (circa un ettaro e mezzo); ciliegio (circa un ettaro coperto); vigneto (circa due ettari); cachi (circa un ettaro e mezzo).
Si trova nel cesenate, nella fascia a sud della via Emilia pedecollinare fra Diegaro e San Vittore.
RAVENNA – Gli argini del Canale Emiliano Romagnolo hanno fatto barriera e l’acqua fuoriuscita dal Lamone ha invaso anche i frutteti di Fabrizio e Olivano Bandini di Faenza sommergendoli fino ad una altezza di tre metri. “Mai visto una cosa simile – commentano Fabrizio e il padre Olivano – tant’è che il limo che si è depositato su pesche e mele ha defogliato le piante. Sarà tutto da estirpare anche perché le radici sono state troppo tempo in acqua ed anche i trattamenti fitosanitari sono inutili perché le foglie rimaste sono imbrattate”.
Un impianto appena messo a dimora di mele Pink Lady sarà da buttare: “solo di piante mi è costato oltre 50 mila euro – dice sconsolato Olivano – e sarà difficile recuperare un simile investimento”.
ALFONSINE (Ravenna) – Mirco Quattrini, giovane imprenditore agricolo di Alfonsine, ha coordinato una quindicina di agricoltori che con i loro mezzi agricoli dotati di idrovore ha ‘salvato’ il paese pompando acqua dai campi e immettendola in un canale di bonifica.
Bagno di Romagna (Forlì-Cesena) – Una situazione al limite sta mettendo a rischio la sopravvivenza del bestiame negli allevamenti sulle colline del Carnaio a Bagno di Romagna.
“Due grosse frane in direzione Santa Sofia e San Piero in Bagno hanno reso molto difficili i collegamenti e quindi i rifornimenti per i nostri animali – spiega Moreno Bernabini -, stanno scarseggiando fieno e mangimi”.
LONGIANO (FC) – Un Rubicone ingrossato a tal punto che ha invaso le colture per circa un centinaio di metri trascinando via frutteti, ortive a pieno campo e in serra: questa è la situazione nell’azienda di Cristian Canini, agricoltore di Longiano che ha il podere a ridosso del celebre fiume.
Casola Val Senio (Ravenna) – In collina, a Casola Val Senio, sempre in provincia di Ravenna, l’azienda zootecnica di Stefania Malavolti, è completamente isolata: non c’è corrente elettrica, le strade sono interrotte e non è possibile organizzare l’evacuazione. “Paradossalmente non abbiamo neppure acqua potabile – spiega la Malavolti – perché le condutture sono state tranciate da una frana e non possiamo lavare l’impianto di mungitura.
Abbeveriamo gli animali con l’acqua piovana. Le stalle con ovini e caprini sono a rischio perché una frana sta compromettendo l’edificio.
Non riesco nemmeno ad attraversare i campi a piedi perché i terreni sono in movimento ed è pericoloso – continua la Malavolti -. Inoltre non so come fare per lavorare il formaggio e a consegnarlo, in quanto faccio vendita diretta”.
L’azienda è a 4 chilometri dal centro abitato ma la strada è interrotta in più punti. “Con frane e smottamenti non riusciremo poi a trebbiare né a sfalciare la medica”.
MEZZANO (Ravenna) – Fabio Andruccioli agricoltore di Mezzano, nel ravennate, ha 30 ettari completamente allagati per la seconda volta.
“I terreni che coltiviamo a Villanova di Bagnacavallo con mais, bietole da seme e medica erano già stati sommersi con le piogge del 2 e 3 maggio – racconta Andruccioli – e adesso con la rottura del torrente Lamone siamo di nuovo sott’acqua. La volta scorsa per prosciugare i campi con le idrovore abbiamo impiegato ben 5 giorni.
Riolo Terme (Ravenna) – L’Azienda agricola Vignoli si trova in collina tra Riolo Terme (Ra) e Imola (Bo) a circa 200 metri sul livello del mare. La sua collocazione è emblematica: si trova in mezzo a due Consorzi Irrigui (Rondinella e Isola), ma non vi ha accesso a causa del dislivello per far arrivare l’acqua fino all’azienda e non dispone di laghi aziendali.
ROMAGNA – Negli ultimi anni gli operatori registrano una migliore accessibilità ai bandi pubblici a sostegno dell’imprenditoria. Bandi che danno risposta alle emergenze del momento: insetti, in particolare cimice asiatica, gelate e grandine. In questi casi gli interventi al momento più efficaci a difesa delle colture, sono le coperture a rete e i cosiddetti ventoloni.