ALBINEA (Reggio Emilia) – Un fatturato pari a 269,4 milioni di euro, in crescita di oltre il 3% rispetto al periodo precedente, e un utile netto superiore a 2 milioni di euro. Sono i dati del bilancio, chiuso al 31 luglio 2023, presentati nel corso dell’assemblea generale dei soci di Cantine Riunite & Civ nella cantina Albine Canali di Reggio Emilia.
Un risultato definito “confortante”, considerando il contesto globale in cui opera il Gruppo e che ha consentito di rafforzare il patrimonio netto della cooperativa: a fine esercizio supera per la prima volta i 200 milioni di euro. Ai soci, che nella vendemmia 2022 hanno conferito oltre 763 mila quintali di uva, è stato riconosciuto un prezzo medio di riparto pari a 41,20 euro al quintale.
Sul fronte dell’export, la crescita a valore è stata di circa il 7% e ha confermato la vocazione internazionale di Cantine Riunite & Civ, nonché la leadership in alcuni mercati internazionali realizzando crescite importanti nel Regno Unito (+18%) e in Europa (+13%).
“Sul mercato domestico le performance sono state positive con una crescita a valore del 3% – ha detto il presidente del Gruppo Corrado Casoli – nonostante i consumi siano stati più contenuti e fortemente condizionati dalle spinte inflazionistiche, sia sul canale moderno sia nel fuori casa”. La cooperativa è impegnata in un importante piano di investimenti nei siti produttivi emiliani e veneti, con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità ambientale delle proprie produzioni e di potenziare la propria capacità produttiva: ammonta a oltre 30 milioni la cifra investita negli ultimi due anni, di cui 15 solo in questo esercizio.
“L’impegno finanziario sostenuto è stato funzionale al rafforzamento della leadership nei vini frizzanti emiliani, quali Lambrusco e Pignoletto, così come nel Prosecco, a vantaggio dei 1.450 soci produttori e conferitori di uve”, ha proseguito Casoli.
Sempre in ambito di sostenibilità, la cooperativa ha avviato un percorso di certificazione che coinvolge circa 1200 ettari, certificati Sqnpi (Sistema qualità nazionale produzione integrata), che si pone l’obiettivo di valorizzare le produzioni agricole garantendo un minore impatto ambientale.
Il Gruppo che fa capo a Cantine Riunite & Civ stima di chiudere l’anno 2023 con un fatturato complessivo di oltre 700 milioni di euro, confermando così di essere una tra le più importanti realtà vinicole del mondo. A questo risultato contribuiscono anche la società controllata Gruppo Italiano Vini Spa, azienda leader nella produzione di vini italiani di qualità, e le società estere di distribuzione, tra le quali si annoverano la francese Carniato e la statunitense Frederick Wildman and Sons.