Alessandra Giovannini
Crescono le superfici coltivate e i consumi ma aumenta anche la richiesta di registrazione di nuove varietà. C’è molto fermento nel mondo, in Europa e in Italia sull’universo delle fragole e dei piccoli frutti.
A confermarlo il Forum Fragola e Berries che si è tenuto a febbraio organizzato dall’Associazione Lameta Consulting Ets.
Se nel mondo la produzione di fragole vede un 57% che appartiene a Usa, Messico e Cina, anche l’Europa fa la sua parte con una superficie pari a 105.798 ha e una produzione totale di 1.275.946 tonnellate. In Europa domina la Spagna con il 26% della produzione, cresce la Polonia (155) mentre in Italia siamo al 10%, superati da Germania (12%) e Regno Unito (11%).
Oggi chi vuole fragole italiane può acquistarle o mangiarle 12 mesi l’anno, cambia la regione ma su campi e serre sventola sempre la bandiera italiana. A confermarlo Gianluca Baruzzi, ricercatore del Crea di Forlì che ha presentato il lavoro nel corso del webinar dedicato a fragole e piccoli frutti.
“Il picco – ha detto Baruzzi – è sempre ad aprile e maggio, ma le fragole sono presenti sul mercato tutto l’anno. Sempre più aziende si stanno specializzando, non si tratta più di colture estemporanee cui dedicare un periodo limitato di tempo. Riescono a produrre per più periodi e si spostano nel territorio per coprire un maggiore arco temporale“.
I dati Cso Italy al 2021 parlano di quasi 4mila ettari dedicati alle fragole, +9% rispetto allo scorso anno. Le fragole coltivate in coltura protetta rappresentano l’83% del totale, ed il restante è in pieno campo.
L’Emilia Romagna dopo i cali degli anni scorsi, si è stabilizzata sui 200 ettari.
“Un calo di interesse per la coltura – precisa il ricercatore -, ma recentemente si registra una certa stabilità. La Romagna era il principale produttore degli anni 70 e 80, ora la situazione si è ribaltata. Rappresenta circa il 10% a livello nazionale, una notevole variabilità di cultivar, con zone di coltivazione in pieno campo. Coprono la finestra commerciale da metà maggio a inizio giugno, si inseriscono sulla coda dell’ambiente mediterraneo e anticipano le fragole dell’estate, per esempio dalla Germania”.
La varietà più coltivata nella nostra regione è la Sibilla.