Stefano Francia, Presidente Cia Emilia Romagna
È necessaria una gestione integrata del rischio, ovvero quella ‘tradizionale’ associata al fondo mutualistico Agricat. Questi strumenti diventano sempre più necessari alla luce dei cambiamenti climatici che stanno estremizzando i fenomeni atmosferici.
Un recente convegno svolto ad Assisi da Asnacodi evidenzia numeri in crescita per la gestione del rischio in agricoltura, ma serve un cambio di passo e il Fondo deve essere il grimaldello del cambiamento. Nella nuova programmazione della Pac questo è un capitolo importante che va sviluppato, dando continuità all’esperienza che abbiamo maturato nella Regione Emilia Romagna.
Fondo Agricat, polizze assicurative e difesa attiva (reti, teli, ventole, irrigazione ecc…) devono quindi, in sintonia, dare un supporto ai produttori nella protezione delle colture agricole.
Nell’appuntamento di Assisi sono state declinate le novità del comparto che si appresta ad attivare la campagna assicurativa e mutualistica, dopo l’attivazione, appunto, di ‘Agricat’.
Le novità del Piano di Gestione del Rischio in Agricoltura 2023 (Pgra) sono state presentate da Mauro Serra Bellini della direzione sviluppo rurale Masaf, che ha sottolineato come il nuovo strumento, sottoscritto dal Ministro, abbia introdotto una semplificazione delle combinazioni dei rischi assicurabili per le produzioni vegetali, inoltre, è stata innalzata l’aliquota dal 65 al 70% per le polizze indicizzate.
Sul fronte dei fondi di mutualità sono state aggiornate le combinazioni di rischi proteggibili ed è stata introdotta la preventiva approvazione della modalità di rilevazione del ‘trigger event’ (un evento avverso che abbia superato un parametro previsto, ndr). La campagna 2022 in Italia ha mostrato una crescita dei valori assicurati, con oltre 7 miliardi di euro del comparto colture. In un quadro di progressiva riduzione delle coperture catastrofali, il nuovo Fondo Agricat assume quindi un ruolo strategico per la stabilizzazione dei redditi di tutte le aziende agricole.
D’altra parte il presidente di Ismea, Angelo Frascarelli, ha evidenziato come con Agricat, la società costituita il 21 luglio 2022, abbia attivato una struttura organizzativa snella e le procedure informatiche idonee per consentire agli agricoltori la denuncia dei danni catastrofali. Una notizia importante, riprendendo ciò che ha annunciato il presidente di Ismea, è che dal 2023 al 2027 ci sarà una disponibilità di 350 milioni di euro l’anno per risarcire gli agricoltori.