In un allevamento di anatre ‘Pechino’ annegati più di 800 esemplari

dossier alluvione

Claudio Ferri

San Lazzaro di Savena (Bologna) – Il livello del torrente Zena a San Lazzaro di Savena si è alzato rapidamente e ha fatto annegare 810 anatre. Detta così sembra uno scherzo, in realtà il corso d’acqua con le piogge dell’1 e 2 maggio hanno ‘intrappolato’ i volatili dentro al pollaio che si è riempito di melma non lasciando scampo ai poveri anatidi.

È successo anche questo con il maltempo, un episodio che ha coinvolto Hendrik Hagedoorn, allevatore di questa specie da anni, che non si aspettava un simile epilogo. “Il torrente si è ingrossato, anche perché il ponte a valle su via Fondè, a circa un kilometro di distanza dalla mia azienda, era ostruito da tronchi e masse legnose – spiega Hagedoorn – così l’acqua non poteva scorrere normalmente, si è alzato a dismisura il livello e non avendo sfogo è tracimata”. In un colpo sono se ne sono andate oltre ottocento anatre ‘pechino’, uno dei pochi allevamenti di questa specie. 

“Oltre al danno di circa 150 mila euro – dice l’allevatore – ora gli esemplari rimanenti, circa 1200, non sono più divise per periodo di accrescimento, rendendo impossibile allevarle in modo omogeneo”. Hagedoorn punta il dito alle autorità preposte alla pulizia, un intervento che in molti avevano sollecitato paventando il rischio esondazione, che puntualmente è avvenuto. 

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Il torrente Zena è tracimato in una località di San Lazzaro di Savena per l’ostruzione di un ponte causata da residui legnosi  

Per la cronaca, il giorno successivo alla inondazione le ruspe hanno liberato il ‘tappo’ formato dai residui legnosi. Troppo tardi.

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