Novembre 2015
Pino Cornacchia responsabile economico della Cia nazionale
L’Italia continua a mantenere una posizione leader per la produzione di pomodoro da industria in termini quantitativi e soprattutto in termini di qualità ed innovazione.
Si tratta di prodotti, dai pelati alle passate, con alto valore simbolico per il made in Italy e per la diffusione della dieta mediterranea. Il consolidamento del Polo distrettuale del Nord e l’avvio della operatività per quello del Centro Sud devono rappresentare un salto di qualità per l’intero settore. Prima di tutto va favorita l’aggregazione rafforzando il ruolo delle Op. Ma occorre soprattutto rinsaldare una più definita e condivisa visione strategica per agire su quattro piani:
1) conquista di nuovi mercati e consolidamento in quelli tradizionali;
2) riduzione dei costi di transazione e di filiera anche mediante una migliore programmazione;
3) investimenti in ricerca ed innovazione;
4) rilancio di una forte campagna di promozione ed educazione alimentare.
I Distretti, operando nell’ambito di una più ampia strategia dell’Organismo interprofessionale italiano, possono rappresentare davvero i soggetti promotori e gestori di queste politiche, intercettando e finalizzando finanziamenti dei Fondi Sie nazionali sui “contratti di filiera” ed europei sulla promozione.