BOLOGNA – Nel nuovo bando regionale approvato dalla Giunta dell’Emilia Romagna sono stati stanziati 788 mila euro per una serie di interventi indirizzati a migliorare la diffusione dell’apicoltura sul territorio, nonché la qualità del miele prodotto.
Le api, infatti, sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta, al loro lavoro si deve circa il 35% della produzione globale di cibo e, inoltre, sono garanti della biodiversità.
Le risorse vanno dall’acquisto di api e attrezzature per l’apicoltura, ai servizi per i laboratori di lavorazione e confezione, al miglioramento della qualità del miele. I fondi a disposizione degli apicoltori emiliano romagnoli, danno attuazione alla terza annualità del Programma regionale triennale 2020-2022, per metà di provenienza comunitaria e per l’altra metà statale.
Andando nel dettaglio, le misure interessate dal finanziamento regionale riguardano l’acquisto di sciami di api e famiglie con regine per favorire il ripopolamento minacciato dagli effetti dei cambiamenti climatici e dall’uso scorretto dei prodotti chimici per la difesa delle colture, la ricerca per il miglioramento della qualità del miele, l’ammodernamento delle attrezzature per la conduzione degli apiari, i laboratori di smielatura, oltre alle misure per il nomadismo, cioè lo spostamento delle arnie sul territorio seguendo le fioriture stagionali, i nuovi metodi di lotta contro le malattie, il potenziamento dell’assistenza tecnica e dell’aggiornamento professionale.
Il budget per questo terzo step 2021-22 è stato calcolato in base al numero di alveari presenti in Emilia Romagna a fine 2020: 124.571 quelli censiti dall’Anagrafe apistica nazionale. Le maggiori novità di quest’annata sono l’aumento del budget, da 40 a 60 milioni di euro, messo a disposizione dall’Unione europea per il settore apistico e, in vista della transizione verso la nuova Politica agricola comune che entrerà in vigore dal 1^ gennaio 2023, l’estensione dell’anno apistico che non terminerà, come di consueto, il 31 luglio 2022, ma comprenderà anche il periodo di proroga dal 1^ agosto al 31 dicembre 2022.
Dello stanziamento complessivo di 788 mila euro per l’Emilia Romagna, circa 665 mila euro sono già a disposizione degli apicoltori per il periodo ordinario fino al 31 luglio 2022, la quota restante, oltre 123 mila euro, andrà a coprire nel periodo di proroga alcune azioni indispensabili per il settore come l’assistenza tecnica e le analisi qualitative dei prodotti apistici.
Gli aiuti sono rivolti ad apicoltori singoli anche in forma societaria o cooperativa, alle associazioni apistiche, organizzazioni di produttori e, in parte, anche a enti e istituti di ricerca. I contributi si riferiscono a spese sostenute nel periodo 1^ agosto 2021-31 luglio 2022 e le percentuali di aiuto variano dal 50% al 100% a seconda della tipologia dell’intervento.
Le domande vanno presentate attraverso la piattaforma informatica di Agrea (Sop) entro il 19 novembre 2021.