Walter Graziani: agricoltore, cooperatore e donatore di sangue

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Lucia Betti

BAGNACAVALLO (Ravenna) – Walter Graziani, bagnacavallese, non è capace di stare fermo, ha bisogno di essere impegnato e di fare delle cose. Quindi continua a dedicare tempo anche alla sua terra. Altrimenti cosa dovrebbe fare per stare in forma? Andare a passeggiare tre-quattro volte al giorno?

Questa è la descrizione-riflessione che condivide con noi e anche per queste sue caratteristiche non poteva che fare parte dell’Anp. “L’Associazione dei pensionati Cia organizza tante iniziative importanti come l’ultima di luglio sul valore del ruolo dei nonni. Perché è così: l’apporto dei nonni è fondamentale. Poi l’Associazione crea diversi momenti di socializzazione e anche questo è un elemento da preservare e valorizzare”.

Ad oggi Graziani cura il suo vigneto di quattro ettari e mezzo (prevalentemente Trebbiano e un po’ di Uva Longanesi), ha dato in affitto due ettari di terreno dove vengono coltivate pesche e prugne e, causa alluvioni, ha dovuto eliminare gli albicocchi (otto mila metri).
Fino a circa dieci anni fa Walter Graziani e i suoi due cugini, Giuliano e Italo, conducevano un’azienda di trenta ettari. Da sempre agricoltore (i suoi genitori erano mezzadri e in seguito imprenditori agricoli) e da sempre impegnato nella cooperazione: fra le altre cose ha fatto parte della Cantina Sociale di Bagnacavallo, ne è stato consigliere e poi vicepresidente per la Romagna e poi è stato consigliere anche nella Cevico di Lugo.
Inoltre, ha fatto parte del comitato della Banca di Credito Cooperativo.

“Il mondo cooperativo per me ha rappresentato la possibilità di far parte di una partita più grande, di poter contribuire a far crescere esperienze e metterci del mio”, spiega Graziani. Insomma, ha la cooperazione nel sangue e, a proposito di sangue, ci informa con orgoglio che è stato donatore di sangue, fa parte del Consiglio dell’Avis di Bagnacavallo e ha donato 125 volte: “praticamente l’equivalente di una damigiana… di sangue”, sottolinea Graziani molto soddisfatto.

Nel suo cortile, sul dondolo, fra il susseguirsi di un aneddoto e l’altro, Walter Graziani ci racconta parti della sua vita: emerge la curiosità verso il mondo già da quand’era bambino; emerge il sacrificio, la ristrettezza che lo hanno accompagnato fino all’età circa di 25 anni affinché potesse realizzarsi il sogno dei suoi genitori di riuscire ad avere una casa propria, la stessa casa dove lui con la moglie ha cresciuto due figlie e dove ora vanno a trascorrere del tempo anche i nipoti di 10 e di 12 anni. Emerge tanto senso del dovere e la disponibilità all’ascolto e a imparare. “Quando le prime volte da molto giovane iniziai a partecipare alle riunioni se intervenivo nel dibattito, lo facevo con tono “arrabbiato” anche se non lo ero. Pensavo fosse il modo per farsi ascoltare. Mi insegnarono che non era necessario, che l’importante era arrivare preparati e imparare dalle esperienze. Ho sempre cercato di fare tesoro dei consigli”.

Sarà questo suo essere che gli ha riservato tanti amici. È emozionato quando racconta delle tante persone amiche che lo hanno aiutato dopo le due alluvioni di maggio che, fra le altre cose, gli sono costate gli albicocchi e buona parte della produzione del vigneto, nel quale per 40 giorni non è stato possibile lavorare. Graziani non si aspettava così tanta vicinanza, così tanto aiuto ed è grato a tutti. “Anche da Savignano sono venuti ad aiutarci: circa una ventina di persone con pompe, rastrelli e addirittura cibo pronto per tutti. In questa tragica circostanza ho visto il massimo del buono e lo squallore di chi non capisce”.

Nel dicembre del 2017 Walter Graziani è stato onorato del riconoscimento “Fedeltà al lavoro e progresso economico” che la Camera di Commercio di Ravenna conferisce dal 1952 ad imprenditori e lavoratori che si sono distinti per impegno e capacità con concreti risultati a favore del territorio e della comunità locale. Il riconoscimento è ai sacrifici, alla vita dura, ma anche costellata da soddisfazioni, contraddistinta da tenacia, pazienza, professionalità, dall’amore, dalla passione, tipiche degli agricoltori che vivono in simbiosi con il proprio lavoro per migliorarlo ogni giorno: ed è proprio così che ci appare la vita di Walter Graziani mentre ce la racconta seduti nel suo dondolo.

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