Agroindustria, scatta un bando per sostenere gli investimenti delle imprese

Aprile 2016

BOLOGNA – Sostegno agli investimenti delle aziende di trasformazione e commercializzazione in campo agroalimentare. È quanto prevede il  primo bando della Regione che fissa la scadenza per presentare le domande al 30 giugno.

Il bando per l’agroindustria si affianca a quello, già annunciato, che stanzia 23,5 milioni di euro per sostenere gli investimenti delle sole aziende agricole emiliano romagnole, per un plafond complessivo di risorse pari a 83,5 milioni di euro, che considerando  il cofinanziamento privato potranno movimentare risorse per oltre 200 milioni di euro. Anche in questo caso le domande possono essere presentate  a partire dal 15 aprile, ma con scadenza il 15 luglio. “Vogliamo sostenere l’innovazione  in campo agricolo e agroalimentare perché anche da questo passa la capacità di andare sui mercati internazionali – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli– l’Emilia-Romagna è già oggi una delle regioni leader dell’ agroalimentare italiano, ma  dobbiamo fare  di più. Con questo bando puntiamo a rafforzare  ulteriormente la capacità di competere del  comparto, in una logica di integrazione con quello agricolo, dunque con uno sguardo a tutta la filiera, per massimizzare le ricadute positive sul territorio”. 

Cosa prevede il bando per l’agroindustria

L’agroalimentare è la seconda voce dell’export emiliano romagnolo con una crescita nel 2015 del  6,2%.  Il bando  per gli investimenti agroindustriali stanzia  60 milioni, l’importo dei progetti  dovrà essere compreso tra un minimo di 250 mila euro a un massimo di 5 milioni, i contributi – in conto capitale – saranno nella misura del 40%. Destinatarie dell’intervento sono sia le imprese che svolgono esclusivamente attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, sia  quelle che affiancano tale attività a quella agricola di base. Gli investimenti potranno riguardare  la realizzazione e l’ammodernamento degli impianti e delle attrezzature di lavorazione lungo la filiera; l’introduzione di tecnologie innovative per rispondere a nuove opportunità e spazi di mercato o per migliorare la qualità dei prodotti; gli interventi che portano a un miglioramento della sicurezza alimentare, dell’efficienza energetica, dell’impatto ambientale e della sicurezza  sui luoghi di lavoro.  Tra le priorità  previste, per la valutazione delle domande, vi è  l’esistenza di particolari forme contrattuali (accordi di filiera, contratti con Organizzazioni di produttori, adesioni a Organizzazioni interprofessionali, ecc.) che massimizzino le ricadute positive sulla parte agricola; per le aziende di montagna, per i progetti che  riguardino produzioni Dop e Igp e biologiche o con particolari ricadute ambientali od occupazionali. 

Il bando per  gli investimenti delle aziende agricole

Il provvedimento presentato nei giorni scorsi,  mette a disposizione 23,5 milioni di euro  per sostenere l’innovazione e l’ammodernamento delle imprese agricole, migliorare i processi produttivi e la qualità dei prodotti, ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni. Molto ampia l’articolazione degli interventi , tale da soddisfare  anche piccole aziende  del settore primario (da 10 mila a 3,5 milioni di euro  gli importi minimi e massimi della spesa ammissibile), con priorità per giovani agricoltori, aziende di montagna, agricoltura bio, integrata, prodotti Dop e Igp

 

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