Marzo 2014
Il Comune di Bologna è in procinto di modificare il Rue per fare posto alle attività agricole
BOLOGNA – Dopo decenni in cui la città ha spinto i campi sempre più lontano, negli ultimi anni stiamo assistendo ad un’inversione di tendenza, il gradito ritorno dell’agricoltura urbana.
La motivazione di questa inversione di rotta va forse ricercata in una sempre maggiore attenzione del consumatore per ciò che porta in tavola, soprattutto riguardo la provenienza e i metodi di coltivazione e allevamento. Fatto sta che, nella periferia nord di Bologna, sono tante le aziende agricole che reclamano nuovi spazi e il Comune è finalmente pronto per concederli.
“Al Navile, ad esempio, c’è un produttore di latte ad alta qualità che ha bisogno di una stalla per far nascere i vitelli – spiega il presidente della Commissione Territorio e Ambiente, Claudio Mazzanti – oppure c’è un mielicoltore che ha fatto richiesta per recuperare un immobile e farne un magazzino. Ci sono casi analoghi a Borgo Panigale e a San Donato”.
La variante del Rue, relativa agli articoli 70 e 71, è stata presentata in commissione ed entro il mese di febbraio dovrà essere approvata dalla giunta; poi comincerà l’iter di presentazione delle osservazioni.
“È chiaro che se ci sono edifici esistenti bisogna recuperare prima quelli – mette le mani avanti l’assessore all’urbanistica Patrizia Gabellini – altrimenti l’uso del suolo ne soffre molto. Ma abbiamo lavorato per rendere possibile una dinamica per le aziende che ci sono e quelle che si insedieranno, in accordo con la Provincia”.