La “Bella di Cerignola” fa leccare anche baffi francesi

Ottobre 2015

Maurizio Del Vecchio

E così abbiamo avuto l’onore della citazione di un (qualificato) prodotto pugliese su una pagina di giornale francese. E sapendo quanto costi ai cugini una segnalazione che non li riguardi… è un bell’andare. Ringraziamenti quindi a Julia Sammut del quotidiano transalpino “les Echos”.

Più grande di così, si muore! La Bella di Cerignola fa parte delle olive XXL del bacino del Mediterraneo. Arrivando fino a 24 millimetri di diametro, quando è raccolto nella sua dimensione più grande, la Bella viene soprannominata “gigante”!

Coltivata esclusivamente nella provincia di Foggia, in Puglia, con una denominazione di origine protetta, può essere verde (squillante), rossa (la meno conosciuta) o nera (dal gusto più grasso). La verde, leggermente amarognola, è senza dubbio la migliore di tutte! Con un nocciolo piccolo, carnosa a piacimento, è particolarmente succulenta e croccante.

Raccolta a metà ottobre, è generalmente conservata in salamoia prima di essere consumata. Si tratta di una “Oliva da tavola” in tutto il suo splendore, che si usa nel cocktail Spritz, diventato essenziale per l’”aperitivo” [in italiano nel testo]. Denocciolata, si può servire ripiena di carne, impanata e fritta (…).

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