Una domanda in tedesco. Una risposta in italiano. La traduzione in inglese. Ed in mezzo una lingua comune, quella della passione per l’agricoltura
Cristian Calestani
PARMA – Così hanno dialogato per un’intera giornata l’Agia Emilia Romagna con 50 studenti austriaci della facoltà di Agraria dell’Università di Vienna.
Si è parlato dei segreti delle eccellenze agroalimentari italiane e ci si è confrontati per abituarsi sempre di più a ragionare come agricoltori europei che, tenendo conto delle peculiarità di ogni singolo stato membro, devono affrontare uniti le sfide dei mercati internazionali. Ha avuto tutti questi intenti la visita a Parma, e più in generale nel Nord Italia, degli studenti austriaci ospiti di Agia Parma ed Emilia Romagna, con organizzazione a cura di Luca Marconcini di Agia Trentino.
“L’associazione dei contadini austriaci, un gruppo giovanile studentesco della facoltà di Agraria dell’Università di Vienna – ha spiegato Marconcini – ogni anno organizza un viaggio di studio in un Paese europeo differente. Quest’anno, sfruttando il fatto che ho studiato a Vienna, l’associazione ha deciso di organizzare quest’esperienza nel Nord Italia con tappe in diversi luoghi. Nel corso di quattro giornate abbiamo visitato un allevamento di carne a Padova; l’azienda Rosa dell’Angelo di Lesignano (Parma) per conoscere la filiera del prosciutto di Parma; l’azienda Delsante, il caseificio San Pier Damiani e l’agriturismo Santa Felicita di Parma per la produzione di Parmigiano Reggiano; l’azienda Girometta di Piacenza per la coltivazione del pomodoro da industria e l’azienda del presidente di Cia Lombardia Giovanni Daghetta per la filiera del riso. Prevista anche una tappa a Fico per un focus sul settore della pasta”.
A fare gli onori di casa, nelle tappe parmensi, il presidente di Agia Parma Saverio Delsante: “L’incontro e lo scambio di esperienze tra agricoltori è sempre positivo. E da momenti di confronto come questo emerge ancor di più il valore qualitativo e distintivo del Parmigiano Reggiano”.
Entusiasta anche il presidente di Cia Parma Simone Basili: “È positivo ampliare gli orizzonti attraverso un confronto tra agricoltori di diversi territori”. Infine il presidente di Agia Emilia Romagna Fabio Girometta ha aggiunto: “Questi incontri ci permettono di ragionare in ottica europea. Le sfide del futuro sono quelle del cambiamento climatico, dei prezzi sui mercati internazionali e della concorrenza extraeuropea. Non possiamo pensare di affrontare questi temi da emiliani o da italiani, ma dobbiamo farlo da agricoltori europei”.