Mirco Bagnari è il nuovo direttore di Cia Romagna: subentra a Fabrizio Rusticali

Lucia Betti
Passaggio di consegne alla direzione della Confederazione romagnola
CESENA – Mirco Bagnari è il nuovo direttore di Cia Romagna: molteplici le sue attività di organizzazione e coordinamento delle risorse umane e delle strutture operative; capacità relazionali e comunicative consolidate; conoscenza delle dinamiche dell’associazionismo; solidi rapporti con gli enti e le strutture territoriali. L’agricoltura è stata frequentemente al centro della sua attività.
Gli anni dedicati alla politica, da sindaco del Comune di Fusignano (2004/2014), all’esperienza dell’Unione della Bassa Romagna fino all’attività di consigliere nell’assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna (2014/2019), hanno rafforzato le sue doti e gli hanno permesso di approfondire le conoscenze anche relativamente al mondo agricolo. Le sue azioni hanno interessato vari comparti del settore (cerealicoltura, castanicoltura, apicoltura, industriali, officinali) e varie tematiche connesse, come ad esempio eventi climatici, questioni fitopatologiche, consorzi di difesa, confidi, Pac. Grazie al lavoro svolto su questi temi, nel dicembre 2017, Bagnari è stato nominato membro della “Accademia Nazionale di Agricoltura”, istituzione che, fin dal 1807, promuove la conoscenza scientifica relativa all’agricoltura e agli ambiti ad essa connessi.
“L’idea che mi sono fatto in questa prima fase di approccio e conoscenza e per entrare a far parte del sistema Cia – spiega Mirco Bagnari – è di un’Associazione dinamica e di grande serietà, con una grande volontà di partecipazione diffusa e di condivisione. Credo ci saranno molte cose da costruire insieme. Dovremo rendere circolare l’informazione e il lavoro: lavoreremo insieme, e insieme agli associati, e cercheremo di ridefinirci tutti quanti per essere al passo con i tempi e all’altezza delle esigenze dei soci Cia in un’epoca di trasformazioni complicate, ma anche assai stimolanti per l’economia e, soprattutto, per l’agricoltura”.
Bagnari, subentra a Fabrizio Rusticali, che da tempo aveva annunciato l’intenzione di fare posto ad altri per raggiunti requisiti di pensionabilità. Rusticali, direttore di Cia per 17 anni (15 anni di Cia Ravenna e 2 di Cia Romagna), fra i numerosi altri obiettivi e progetti, ha accompagnato il percorso di fusione fra le Cia provinciali di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini che ha portato l’Organizzazione a diventare Cia Romagna.
Profondamente sentiti i saluti e i ringraziamenti rivolti a Rusticali dai dirigenti di Cia-Agricoltori Italiani, con in evidenza tanti meriti a lui riconosciuti nell’affrontare ogni questione, problematica, progetto con massima professionalità, competenza, disponibilità, passione, dedizione con stile ed eleganza, tutti elementi che lo contraddistinguono come persona e come professionista, come ha tenuto a sottolineare il presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi.
Rusticali, dal canto suo, esprimendo gratitudine per il sostegno ricevuto in tutti questi anni, calorosamente dimostrato anche nel corso dell’ultima Direzione del 2019, ha messo in evidenza che, a fronte di una decina di pensionamenti, sono stati stabilizzati una quindicina di giovani: “Giovani bravi – afferma Rusticali – ai quali auguro di poter lavorare con passione, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, con la voglia di confrontarsi e di mettersi in gioco per costruire ciò che serve per portare al successo che merita Cia Romagna insieme al nuovo direttore Mirco Bagnari”.