Bologna – Competitività, ambiente, sviluppo e innovazione sono al centro della stagione di bandi messi a punto dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito della programmazione europea dello Sviluppo rurale 2023-27.
Sono 27 i bandi messi in campo Regione Emilia Romagna che usciranno nei prossimi mesi con una disponibilità di risorse che ammonta a circa 344 milioni di euro. I fondi a disposizione delle imprese sono così ripartiti: 132 milioni per interventi agro-climatico ambientali, 171 milioni per la competitività, 28 milioni per sviluppo del territorio e ricambio generazionale con interventi a favore degli under 41,13 milioni per conoscenza e innovazione.
Il focus sui bandi principali che saranno pubblicati nei prossimi mesi vede i frutteti protetti (23 milioni); il bando ordinario investimenti (45 milioni); il ripristino del potenziale produttivo danneggiato (26,6 milioni); la prevenzione dei danni dovuti alla Psa (1,4 milioni); gli investimenti per il benessere animale (14 milioni); il pacchetto giovani (15 + 15 milioni); gli investimenti agroindustriali (60 milioni); la produzione integrata (17 milioni); la produzione biologica (64 milioni); i suoli con l’adozione di tecniche di semina su sodo (8 milioni); l’apporto di sostanza organica nei suoli (8 milioni).
Le rimodulazioni finanziarie
Le risorse che possono essere riallocate a seguito dello spostamento di alcuni impegni in corso sulle risorse della programmazione 2014-2022, complessive ammontano a 37,3 milioni di euro, fondi che potranno essere impiegati in specifiche linee d’intervento. Una in particolare riguarda la peste suina africana. La Regione ha deciso di stanziare 1 milione di euro per il 2024 all’apertura di un nuovo bando. Questo finanziamento sarà impiegato per migliorare le infrastrutture e le pratiche di biosicurezza all’interno degli allevamenti suinicoli, contribuendo così a ridurre il rischio di diffusione della Psa. L’altro tema di interesse è la produzione integrata per cui non è stato possibile soddisfare tutte le domande nel 2022. Sarà aumentata la dotazione finanziaria per consentire l’apertura di un bando nel 2024 con primo anno di impegno nel 2025 e fondi per circa 17 milioni per coprire le annualità fino al 2027, con circa 6 milioni all’anno.
Un’altra linea di intervento interesserà gli impegni per l’apicoltura, considerato il successo del primo bando per l’intervento SRA18 e la sua valenza ambientale, incrementandone la dotazione di 1 milione (oltre alle risorse necessarie per lo scorrimento integrale della graduatoria) per consentire un nuovo bando con primo anno di impegno 2025. Infine, i castagneti da frutto: a seguito dell’interesse per il bando attualmente in istruttoria, sarà aumentata la dotazione finanziaria per consentire non solo la copertura integrale del fabbisogno del primo bando, ma anche di portare a 1 milione l’importo del secondo bando programmato.
Il nuovo Complemento di Sviluppo rurale 2023-27
La disponibilità complessiva di risorse è di oltre un miliardo, di cui 429 milioni per ambiente e clima, 352 milioni per la competitività, 163 milioni per sviluppo del territorio e giovani e, infine, 51 milioni per innovazione e conoscenza.
Trentanove sono i bandi della programmazione 2023-27 emanati fino ad ora per oltre 286 milioni, con risorse impegnate per 179 milioni di euro. Andando a guardare lo stato di attuazione per obiettivi e le risorse già impegnate: sulla competitività sono stati impegnati 23,9 milioni e già pagati 20,04; su ambiente e clima impegnati 154,4 milioni di euro e già pagati 34,3; sullo sviluppo del territorio impegnati 400mila euro interamente già pagati; su conoscenza e innovazione sono stati impegnati 800mila euro e i pagamenti sono in fase di avvio.
Complessivamente i pagamenti effettuati nel 2024 ammontano al 95% del totale: a 54,8 milioni sui 58 milioni previsti.