Ungulati e danni alle colture: Cia e Confagri lamentano forti disagi

Giugno 2016

BOLOGNA – Cia e Confagricoltura scrivono al presidente del Comitato Atc Bo 3, Ambito territoriale di caccia, Moreno Morganti (e per conoscenza all’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli) per manifestare il disagio degli agricoltori di montagna che lamentano la presenza eccessiva di ungulati e i conseguenti danni alle colture. Di seguito riportiamo il testo della missiva.

Caro presidente,

L’assemblea svolta lo scorso 7 giugno, come avrai notato, ha evidenziato in modo palese lo stato di profondo malessere che gli agricoltori della montagna da lungo tempo stanno attraversando.
Il perdurare di una presenza di ungulati in numero superiore a ogni ragionevole indice di densità/sopportabilità continua a determinare e possibilmente ad aumentare, tra gli agricoltori, lo sconforto per alcuni e l’esasperazione per altri. Sentimenti questi, che abbiamo tutti il dovere di tenere nella massima considerazione e che devono sollecitare il Comitato che presiedi, ad assumere tutti gli atti in suo potere per invertire rapidamente la tendenza e arrivare ad una drastica riduzione della presenza degli ungulati, che arrecano ingenti danni alle produzioni agricole e più in generale all’ambiente.

Occorre adottare tutte le misure ritenute utili per aumentare il prelievo nel corso dell’esercizio venatorio e dare la massima efficacia al prelievo in selezione, così come rendere più incisivi i piani di controllo. Non vi possono essere più alibi per nessuno, o si fa uno sforzo per comprendere le giuste ragioni che gli agricoltori hanno portato all’assemblea, oppure si mette a rischio la tenuta di un sistema che sta mostrando non poche falle. È fuori di dubbio che esiste una problematica profonda nella gestione della prevenzione e dei risarcimenti dei danni che di certo, non favorisce la relazione con il “mondo agricolo”. In merito allo svolgimento dell’assemblea richiamata, che a nostro parere, per il futuro dovrà trovare procedure più chiare e definite, ti segnaliamo che nonostante alcuni partecipanti abbiano espressamente richiesto la votazione a scrutinio segreto, risulterebbe che tale modalità non sia stata neppure presa in considerazione e conseguentemente non sia stata posta in votazione, come invece si sarebbe dovuto fare, per verificare la volontà dell’assemblea nel scegliere quale modalità di votazione adottare.

Riteniamo questo episodio assai grave e che ancora una volta evidenzia come la volontà degli associati, in particolare degli agricoltori, non sia stata tenuta in considerazione, profilandosi viceversa il favore dell’Atc verso una parte degli associati, riconducibile agli ambienti venatori, che della caccia agli ungulati ne ha fatto un esercizio esclusivo, sacrificando con ciò sia i legittimi interessi dei cacciatori che praticano altri tipi di caccia, sia i diritti di tanti agricoltori che vedono quotidianamente messo a rischio il loro lavoro.
Restando in attesa di poter leggere il verbale dell’assemblea in oggetto e disponibili ad ogni approfondimento che riterrai opportuno, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

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