Febbraio 2017
BOLOGNA – Agrinsieme Emilia Romagna condivide la proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli di anticipare i fondi previsti per il bando del 2018 per permettere lo scorrimento della graduatoria e gli investimenti nelle imprese agricole.
L’accelerazione impressa agli investimenti è un presupposto importante per supportare le aziende per la crescita imprenditoriale necessaria per stare sul mercato. La proposta presentata dalla Caselli nel corso della consulta agricola di anticipare i fondi per la misura investimenti agricoli sulla graduatoria approvata il 20 gennaio 2017 incontra il favore delle organizzazioni agricole e cooperative riunite in Agrinsieme.
Aggiungere circa 28 milioni di euro alla dotazione di oltre 24 già prevista permetterà di soddisfare complessivamente 542 progetti di sviluppo (quasi il 60% delle domande dichiarate ammissibili) e di correggere parzialmente la ricaduta sui settori e territori. Crediamo che la forte domanda di investimento, che arriva dal settore agricolo con una richiesta ammissibile di oltre 204 milioni di euro, esprima la vitalità e la forza del sistema agricolo dell’Emilia Romagna.
Confidando che la grande partecipazione delle imprese ai bandi finora emessi non venga meno nei prossimi anni, si porrà sicuramente un tema di reperimento di nuove risorse. Su questo capitolo così importante, Agrinsieme ritiene utile coinvolgere fin da subito il ministero dell’Agricoltura e la Conferenza delle Regioni per predisporre i meccanismi che favoriscano l’utilizzo adeguato da parte delle Regioni più virtuose.
Agrinsieme, come aggregazione economica, rappresenta il 35% del fatturato agroalimentare italiano. È una realtà decisiva al servizio del Paese. Il coordinamento di Agrinsieme unifica le strategie e si propone come interlocutore nei confronti della politica e delle istituzioni nazionali e comunitarie; lavora per la diffusione di strumenti di collaborazione tra imprese agricole e tra i diversi soggetti della filiera agroalimentare, agroindustriale e della distribuzione. Tra i punti forti, le politiche di rafforzamento dell’impresa, in modo da favorire l’aggregazione in strutture economiche fortemente orientate al mercato, rilanciare la ricerca e le politiche di supporto al trasferimento dell’innovazione, sostenere il ricambio generazionale, definire strumenti per il credito.