Giugno 2016
BOLOGNA – Per il 2016 verranno autorizzati nuovi impianti viticoli, per una superficie complessiva di 523 ettari, a conclusione del bando unico nazionale del ministero delle Politiche agricole nel primo anno di applicazione del nuovo regime comunitario per la gestione del patrimonio vitivinicolo.
La normativa, segnala l’assessorato all’Agricoltura della regione Emilia Romagna, ha introdotto il meccanismo delle autorizzazioni al posto del vecchio sistema basato sui diritti di impianto e reimpianto, liberamente trasferibili.
A fronte di una disponibilità teorica per l’Emilia Romagna di 514 ettari per la messa a dimora di nuovi vigneti – pari all’1% della superficie vitata regionale al 31 luglio 2015, come previsto dal decreto ministeriale n. 12272 del 15 dicembre scorso – le domande inviate a Roma per l’ampliamento delle superfici vitate sono state circa 1.570, per un’estensione di oltre 4.700 ettari.
Con la redistribuzione delle quote non utilizzate da parte di altre regioni, alla fine ai produttori dell’Emilia Romagna sono stati assegnati 523 ettari in più rispetto all’attuale dotazione, circa il 12% della superficie richiesta. I nuovi impianti, per espressa disposizione di Bruxelles, devono essere realizzati entro tre anni dall’atto di concessione (Determinazione n. 8440 del 25 maggio 2016), cioè entro il 26 maggio 2019. Questi investimenti non potranno beneficiare dei contributi previsti per le ristrutturazioni e riconversioni dei vigneti nell’ambito dell’Ocm vino.



