La Regione Emilia Romagna eroga contributi agli agricoltori proprietari o conduttori, che mettono a disposizione i fondi rustici per l’esercizio venatorio. I terreni devono ricadere all’interno degli Atc, Ambiti territoriali di caccia, come anche le Zrc (Zone di ripopolamento e cattura) e le aree contigue ai parchi nelle quali si pratica l’esercizio venatorio.
L’importo complessivo messo a disposizione è di 100.000 euro e viene erogato in regime di ‘de minimis’.
I beneficiari, oltre ad altri requisiti previsti, devono essere: imprenditori agricoli, iscritti all’anagrafe delle aziende agricole regionale e in regola con i versamenti contributivi.
I contributi, articolati in diversi importi, sono concessi per l’assunzione, per la stagione venatoria 2020-2021, di impegni di mantenimento e/o conservazione ambientale di seguito elencati:
a. recupero e mantenimento di aree aperte in territori vocati alla presenza degli ungulati di alta collina e montagna;
– tutela degli ambienti idonei alla sosta, al rifugio, all’alimentazione, alla nidificazione della fauna selvatica attraverso la conservazione di siepi, anche alberate, alberi isolati o in filari o in piccoli gruppi in pianura, maceri e stagni in pianura, laghetti, stagni e punti di abbeverata in collina e montagna.
b. Mantenimento di prati polifiti permanenti in pianura.
c. Mantenimento di bacini di risaia allagati.
Le domande vanno presentate entro il prossimo 30 settembre 2020.