Giugno 2016
Corrado Fusai
DALLA REDAZIONE – Quest’anno per la prima volta, e sarà così anche in futuro, Inps non invia al domicilio di ciascuna azienda Cd e Iap la comunicazione con gli importi da versare per pensione e infortuni, che vanno poi trasferiti sugli appositi modelli F24, per i versamenti da effettuare nelle tradizionali 4 rate, di cui la prima scade il 18 luglio.
I modelli F24, assieme a tutte le informazioni relative al calcolo della contribuzione aziendale, sono accessibili solo on-line sul sito dell’Inps, all’interno di una nuova e specifica funzione denominata “Cassetto previdenziale autonomi in agricoltura”.
Ciascuna azienda può accedere al Cassetto richiedendo all’Inps il rilascio dei codici personali, oppure può delegare una organizzazione professionale.Per delegare la Cia è quindi necessario recarsi presso i nostri uffici e sottoscrivere un’apposita delega (alla quale deve essere allegata copia del documento d’identità), denominata “Delega di servizio”. I funzionari Cia potranno così accedere al Cassetto di ciascuna azienda e, prima di stampare i mod. F24 necessari per effettuare il versamento, svolgere i controlli necessari per verificare che l’imposizione contributiva sia stata calcolata correttamente. I soci Cia stanno ricevendo in questi giorni una lettera da parte delle sedi provinciali, con l’invito a recarsi negli uffici. Gli uffici della Confederazione sono ovviamente a disposizione anche degli agricoltori non associati a Cia che intendano affidare ai nostri uffici la Delega di servizio.
Cosa si versa
Oltre ai contributi pensionistici (Ivs) e per la maternità, il versamento riguarda la contribuzione Inail (non dovuta dai soggetti Iap). A tale proposito, le aziende con un indice infortunistico basso beneficiano, anche quest’anno, della riduzione della contribuzione Inail.
Ricordiamo brevemente che la contribuzione Ivs è determinata da tre elementi variabili: a) l’ubicazione territoriale dell’azienda: per gli iscritti nelle aziende i cui terreni ricadono in tutto o in prevalenza in territori montani o zone agricole svantaggiate sono previste aliquote più basse; b) la Fascia di reddito agrario di appartenenza dell’azienda (sono previste 4 fasce); c) l’età dei singoli soggetti, se maggiori o minori di anni 21.
I soggetti ancora iscritti all’Inps e pensionati, al compimento del 65° anno di età possono ottenere, a domanda, la riduzione al 50% della contribuzione Ivs dovuta.