Vorrei segnalarle il malessere generale di noi produttori di ciliegie, dovuto all’andamento di mercato, dovendo competere con prodotti a prezzi irrisori, improponibili per la nostra realtà vignolese. Detto questo, considerato che ad inizio campagna si fa un gran parlare di questo nostro eccellente prodotto, poi quando si arriva al momento della commercializzazione e sorgono questi problemi di concorrenza, nessuno si adopera per trovare una soluzione e io, personalmente, mi sento molto deluso e demotivato da questa realtà.
Dante Reggianini
cerasicoltore di Vignola
Il suo è un lamento purtroppo ridondante tra gli imprenditori agricoli, trasversale a tutti i settori, tra cui quello ortofrutticolo che per la regione Emilia Romagna, ma per tutta la Penisola, ha un peso enorme.
La concorrenza tra Paesi è forte, spesso ci sono realtà in cui i costi produttivi sono inferiori.
La competizione si può vincere con la qualità, quella riconoscibile anche dai marchi comunitari: l’Igp della ciliegia vignolese ne è un esempio. Non è certo una ricetta risolutiva, ma lo strumento c’è e va utilizzato dai produttori, ma al contempo si deve rafforzare una vigilanza sul prodotto che allontani i soliti furbi.
Claudio Ferri