Disco verde da Ravenna per dare vita a Cia Romagna

Luglio 2017
Patti parasociali e piano industriale sono stati approvati nel corso dell’Assemblea della Cia provinciale di Ravenna svoltasi nella serata di giovedì 13 luglio. Il progetto Cia Romagna, volto all’unione politica della governance e dei servizi delle Cia di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini si avvicina sempre più alla sua concretizzazione.
Il percorso non è concluso, ma giunge a un giro di boa importante a Ravenna dopo i passaggi realizzati con gli associati, i collaboratori, i consigli territoriali, le giunte e le direzioni della Cia delle province romagnole.
“L’obiettivo del progetto di aggregazione è quello di rinnovamento organizzativo e di rappresentanza, per poter affrontare al meglio le nuove situazioni che si stanno creando e le tante e complesse tematiche riguardanti il nostro settore – ha sottolineato il presidente della Cia di Ravenna, Danilo Misirocchi –. Dal primo giorno in cui sarà ufficiale e operativa a tutti gli effetti si dovrà lavorare in maniera condivisa per un’unica Cia integrata”.
Il piano industriale è stato illustrato dal direttore della Cia di Ravenna Fabrizio Rusticali. Soffermandosi su vari aspetti Rusticali, con una proiezione dal 2016 al 2022, ha messo in evidenza, ad esempio, che il personale non subirà tagli e la diminuzione negli anni, da 116 a 100 unità, è dovuta ai naturali pensionamenti; che alcuni servizi saranno accentrati, altri potenziati e se ne creeranno dei nuovi. Ha inoltre affrontato gli aspetti economici e finanziari.
Giulio Felicetti, direttore della Cia Emilia Romagna, ha messo in evidenza che questo percorso è stato condiviso dalle tre Cia per scelta, per migliorare le cose e nello stile Cia: in modo estremamente prudenziale, nel rispetto delle persone, nel rispetto delle regole.