Eridania Sadam studia progetti di chimica verde per il rilancio del settore bieticolo

Febbraio 2017
Cristian Calestani
Eridania Sadam pensa alla chimica verde per il rilancio del settore bieticolo. Dopo la conferma dello svolgimento della campagna saccarifera 2017 nello stabilimento di San Quirico di Sissa Trecasali (Parma) – si è fissato un prezzo di 43,50 euro a tonnellata, con aumento di 50 centesimi in caso di raggiungimento di una produzione di saccarosio superiore a 55 mila tonnellate – sono ora allo studio progetti nell’ambito della chimica verde.
A confermarlo, nel corso di un incontro pubblico con i bieticoltori a Sissa, è stato il presidente di Eridania Sadam Massimo Maccaferri. “Il nostro gruppo – ha dichiarato – ha un passato importante nel settore delle biotecnologie nel quale è operativo dagli anni ’90. Ora, insieme all’azienda Bio-on, stiamo studiando lo sviluppo a San Quirico di una bio-raffineria puntando in particolare sulla produzione di bio-plastiche da glicerolo e sulla produzione di acido levulinico da sughi zuccherini”.
Maccaferri non si è spinto oltre, aggiungendo che “ancora non si può parlare di tempi ed entità dell’investimento perché sono necessarie verifiche”. Per il momento i propositi di Eridania hanno incassato il sostegno del deputato parmigiano Giuseppe Romanini. “Il progetto di Sadam è molto interessante – ha dichiarato -. Si va nel filone della diversificazione della produzione per una coltura che ha il suo valore storico nel territorio parmense, ma che è indubbiamente importante anche nell’ambito della rotazione e del greening”.
Tra gli interventi anche quello dell’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli: “La coltura della bietola va preservata perché è un pezzo di storia e di saper fare di questo territorio ed ha un indotto che vale 100 milioni di euro: la sua scomparsa rappresenterebbe un problema non solo per i bieticoltori, ma per un pezzo importante del Pil regionale. Durante la fase di consultazione per la Pac, dovremo essere bravi a mettere contenuti importanti anche per il bieticolo saccarifero”.
All’incontro di Sissa hanno partecipato anche il presidente della Confederazione bieticoltori Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, il presidente di Unionzucchero Giovanni Tamburini, il presidente di Cia Bologna Marco Bergami e la presidente di Cia Parma Ilenia Rosi, oltre a numerosi soci Cia della zona di Parma.
“La notizia della ripresa della campagna – ha commentato la Cia – è molto importante per tutto il nostro settore, in termini di rotazione ed alternative colturali, e per tutto l’indotto, economico e sociale, che ruota intorno allo zuccherificio di San Quirico. L’auspicio di tutti è che l’azienda possa tornare ad investire con progetti di lungo termine”.