Agosto 2016
FERRARA – In calo la produzione di pere in Italia. Il Comitato di Coordinamento dell’Oi Pera del 14 luglio scorso, infatti, analizzando i risultati dell’indagine svolta da Cso Italy per conto dell’Organismo interprofessionale, ha evidenziato una flessione produttiva rispetto alla campagna precedente.
In Emilia Romagna, dove si concentra quasi il 70% della coltivazione delle pere italiane, i dati previsionali si attestano nel complesso su circa 448.000 tonnellate, il 13% in meno rispetto al 2015 e – 12% sulla media del periodo 2011-2014; si tratta di un volume produttivo risultato inferiore solo nel 2012. Le superfici in piena produzione nella Regione sono valutate sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno: a fronte di un lieve rafforzamento di Abate Fetel e della più giovane Carmen, sono stimati in diminuzione gli investimenti in piena produzione di altre varietà come Decana, Conference e Kaiser mentre risultano sostanzialmente costanti le superfici di William e Santa Maria.
Sul fronte produttivo sono stimate in calo le rese di Abate Fetel, che con circa 220.000 tonnellate previste in Regione, evidenzia una riduzione del 14% sul 2015; anche per William si prevede un calo del -11%, così come per Conference con un -13%. Ancora più consistenti le diminuzioni per Santa Maria con -25%, Decana -17% e Kaiser -19%. La qualità ad oggi si presenta molto buona, con un prodotto di pezzatura sostenuta, grazie al minor numero di frutti presenti sulle piante e al positivo andamento climatico nei mesi di maggio e giugno che ha favorito il buon sviluppo dei frutti.
“La nuova annata commerciale, viste le stime, si presenta senza dubbio positiva – dichiara Gianni Amidei, presidente dell’Oi Pera – queste produzioni si ritiene possano essere facilmente assorbite dal mercato, considerata l’entità della domanda di prodotto degli ultimi anni. Ritengo pertanto – conclude Amidei – che l’analisi finale dei dati in nostro possesso induca ad essere ottimisti sui risultati ottenibili dalla prossima campagna”.
Nel corso della riunione del Comitato di Coordinamento dell’OI Pera i partecipanti hanno condiviso a maggioranza la necessità di indicare un calibro minimo di raccolta per la varietà Conference e tale calibro è stato fissato sopra i 60 mm. Il Comitato ha ritenuto necessario dare questa indicazione nella metodologia di raccolta al fine di salvaguardare una offerta di qualità e valore elevato sostenendo, in tal modo il mercato di questa varietà.