Fotovoltaico e batterie di accumulo: attenzione alle truffe

batteria di accumulo

Luigi Cerone

Suggerimenti utili per evitare spiacevoli sorprese

DALLA REDAZIONE – Sono numerose le segnalazioni di venditori che propongono impianti solari e batterie di accumulo a condizioni molto vantaggiose promettendo l’indipendenza energetica e l’azzeramento delle bollette, con favorevoli formule di pagamento e possibilità di beneficiare della detrazione fiscale. La sorpresa è poi quella di vedersi recapitare delle rate mensili esorbitanti, oltre a dover pagare le bollette con gli stessi importi di prima, mentre le società che avevano venduto l’impianto erano sparite, magari senza aver completato l’installazione.Ecco alcuni consigli per evitare di cadere nella trappola:

  • con un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo (storage) non si possono azzerare le bollette elettriche, ma solo incrementare la percentuale di elettricità autoconsumata.
  • Non è possibile, infatti, interrompere la fornitura elettrica staccandosi dalla rete, in quanto i costi fissi in bolletta rimangono, anche in presenza di consumi ridotti.
    Installando un impianto si possono ridurre i consumi in media del 30-40% e mediante un sistema di accumulo del 60-70%.
  • Diffidare da offerte standardizzate che non prevedono un sopralluogo tecnico preliminare e una relazione tecnica con l’esame dei consumi, la previsione dell’energia prodotta, la quota di autoconsumo e di energia immessa in rete.
    Occorre una proposta di dimensionamento dell’impianto fotovoltaico e delle batterie. Ignorare proposte di impianti fotovoltaici sovradimensionati rispetto ai consumi elettrici e a costi molto elevati per kwp installato.
  • Pretendere un preventivo scritto e un contratto di vendita, da leggere con molta attenzione per individuare le modalità di pagamento ed eventuali voci che dovrebbero essere incluse e invece non lo sono (sopralluogo, installazione, collaudo, monitoraggio, assistenza).
  • Non firmare niente che non sia stato compreso a fondo; non rilasciare copie di documenti personali e altri dati personali come l’Iban e password Gse.
  • Pretendere che venga rilasciato il fascicolo dell’opera completo di tutti i documenti: certificazione e garanzie dei materiali utilizzati, certificato di conformità dell’impianto, certificato di collaudo e copia della documentazione relativa alla pratica di connessione con il distributore (e-distribuzione; Inrete).

L’installazione di batterie di accumulo su impianti fotovoltaici esistenti prevede una pratica con il Gse.

  • Il saldo del pagamento deve avvenire solo con l’avvenuto allaccio dell’impianto e la consegna della documentazione
  • è consigliabile affidarsi a ditte locali, con esperienza nel settore, che possono dimostrare di avere una struttura in grado di fornire assistenza anche dopo l’installazione. Evitare di sottoscrivere contratti con agenti di commercio che non sono in grado di dimostrare chi concretamente si debba occupare dell’installazione
  • diffidare delle offerte con il finanziamento al 100% o con rate costanti (il più delle volte da parte di società finanziarie): generalmente hanno un costo del finanziamento oltre il 7%, con tempi di pagamento oltre i 10 anni: a queste condizioni l’investimento non si ripagherà mai.

Info: l.cerone@cia.it

 

Il consiglio dei tecnici

Prima di pensare ad un sistema di accumulo per gli impianti fotovoltaici già in funzione la cosa più importante da fare è rendere massimo l’autoconsumo istantaneo sfruttando il meccanismo dello scambio sul posto. È questo, infatti, il fattore di maggiore risparmio.
Spostando la gran parte dei consumi elettrici “consueti” nelle fasce orarie in cui l’impianto produce a regime si otterranno i maggiori benefici “a costo zero”, senza il costo di installazione degli accumulatori.

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