Novembre 2014
Entro il 30 novembre occorre comunicare le nuove scelte proposte dall’Ente gestore. La Cia sta valutando l’aspetto normativo per intraprendere possibili ricorsi legali
Lo scorso 11 agosto è stata approvata in via definitiva la Legge 116/2014 contenente le cosiddette norme spalma-incentivi le quali riducono le tariffe incentivanti già acquisite per la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW. Il provvedimento riguarda più 1200 imprese in Emilia Romagna per un totale di oltre 1250 megawat e che vedranno assottigliarsi gli incentivi, dopo aver sostenuto investimenti che avevano tenuto conto di altri parametri.
La rimodulazione avrà effetto a decorrere dal 1° gennaio 2015 e il meccanismo prevede tre opzioni, la cui scelta è da comunicare al Gse. L’Ente gestore dei servizi elettrici, entro il 30 novembre.
Di seguito si riassumo le opzioni a disposizione.
Opzione a): estensione del periodo incentivante da 20 a 24 anni, con riduzione percentuale della tariffa riconosciuta in base al periodo residuo di incentivazione
Opzione b): mantenimento del periodo incentivante per 20 anni, a fronte di una riduzione della tariffa incentivante per un primo periodo di 5 anni a partire dal 2015 e fruizione di un incentivo incrementato gradualmente, strutturato per consentire di avere al 20° anno un tariffa media pari al 100% della tariffa iniziale.
Opzione c): erogazione dell’incentivo per 20 anni, con riduzione della tariffa incentivante in base alla potenza dell’impianto.
La scelta è da comunicare al Gse quindi entro il 30 novembre 2014, in caso contrario l’Ente applicherà l’opzione C.
Le istruzioni operative per effettuare la scelta sono state pubblicate dal Gse il 3 novembre 2014.
Per consentire ai titolari di impianti fotovoltaici di arrivare pronti all’appuntamento con la scelta imposta dallo spalma-incentivi, Servizi Energetici – società partecipata della Cia Emilia Romagna – ha predisposto un’apposta scheda per valutare al meglio le alternative a disposizione.
Inoltre Cia sta analizzando l’aspetto normativo per predisporre, eventualmente, ricorsi da parte delle imprese interessate. Le azioni legali, infatti, prospettano diversi scenari che sono in fase di definizione.