Il mondo agricolo si tinge sempre più di rosa

Settembre 2015

“Quando c’erano affari da trattare era mio padre che discuteva, poi però, alla fine, si girava verso mia madre e aspettava il suo sì o il suo no”. Questo aneddoto personale raccontatoci da Sofia Trentini, responsabile di “Donne in Campo” della Cia dell’Emilia Romagna, ci sembra la sintesi migliore per descrivere e presentare questo inserto sull’imprenditoria femminile.

Crediamo che nel mondo agricolo abbia sempre funzionato, sotto traccia, questa sorta di parità: si vede molto il ruolo maschile, ma poi non si muove foglia che il femminile non voglia. Per stare in agricoltura ci siamo già accorti che il mondo sta cambiando.

In queste sei pagine vogliamo testimoniare quanto il ruolo della donna sia sempre più essenziale in tutti i comparti economici. Gli esempi sarebbero infiniti e qui ne raccontiamo solo alcuni per dimostrare come si possa essere imprenditrici anche con tre ettari di terreno, oppure come sia complicato tenere insieme un’azienda di 70 ettari e una famiglia, dove sei madre, nonna e contadina.

Quello che è sotto gli occhi di tutti, certificato da studi, indagini e analisi, è come la donna stia assumendo sempre di più ruoli, competenze e responsabilità in precedenza solo ed esclusivamente maschili.

Per la parità sostanziale c’è ancora parecchia strada, ma siamo sicuri che ci sono già molte aziende agricole dove la moglie, quando tratta gli affari si gira e aspetta un cenno di assenso dal marito.

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