Ottobre 2014
Sui Colli di Parma e in pianura siamo in piena raccolta delle uve. Diciamo subito che il maltempo estivo ha guastato la festa, per cui si dovrà fare i conti con un calo produttivo per le uve bianche, in parte compensato dai buoni risultati quantitativi delle rosse.
Siamo oramai a fine settembre e la vendemmia delle uve bianche è praticamente terminata, mentre è iniziata da poco la raccolta delle rosse.
Per un primo commento siamo andati a trovare Maurizio Dodi, presidente del Consorzio di tutela vini colli di Parma e titolare dell’azienda vitivinicola “Palazzo” di Sala Baganza.
“Forse è andata meglio di quanto si pensasse – ci spiega Dodi – quest’anno abbiamo dovuto fare i conti con una carenza di caldo e sole, un fattore che ha provocato maturazioni più lente e di conseguenza un calo sia produttivo che di gradazione alcolica. Devo ammettere – prosegue Dodi – che eravamo abbastanza preoccupati, l’alto tasso di umidità si è sentito soprattutto in pianura, mentre in collina il problema si è avvertito meno. Direi che i risultati sono a macchia di leopardo, diciamo che chi è intervenuto bene ha avuto meno problemi. In ogni caso anche noi viticoltori stiamo affrontando i cambiamenti climatici in atto, a partire da nuovi metodi di potatura della vite. Alla fine credo di poter dire che non sarà un’annata da incorniciare per i viticoltori parmensi, – conclude Dodi – magari sarà necessario uno sforzo maggiore in cantina, ma la qualità dei nostri vini, in particolare malvasia, chardonnay, sauvignon e lambruschi, non dovrebbe risentirne”.