Le bollicine di trebbiano al centro di un progetto di rilancio di Terre Cevico

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Claudio Ferri

CESENATICO (Forlì-Cesena) – La Romagna fa l’occhiolino ai frizzanti e spumanti investendo sul vitigno tra i più diffusi. È così che il trebbiano, l’uva a bacca bianca più in forza della Romagna – circa 15 mila ettari – diventa l’attore principale di un nuovo progetto ideato da Terre Cevico, gruppo cooperativo con profonde radici sul territorio insieme ai suoi 5mila soci.

“Dieci storie di Trebbiano in Romagna”, si chiama, ed è il racconto di come nascono le bollicine a base trebbiano, un segmento importante che Il Gruppo Terre Cevico vuole sviluppare e implementare, anche in virtù dei milioni di turisti che popolano annualmente la riviera alla ricerca dei vini del territorio. Dieci sono, infatti, i soci viticoltori che, con un’autobiografia ‘enoviticola’ spiegano tutto ciò che ruota intorno alle bollicine romagnole. Dieci storie disponibili in rete unite dal denominatore comune rappresentato dalla cooperazione, di cui Terre Cevico è protagonista. 

La Romagna vuole sviluppare questo segmento con un vitigno che conta 15 mila ettari

Un racconto di filiera, dunque, che parte dall’entroterra e arriva al mare, direttamente in Riviera, in un percorso che coinvolge gli operatori della costa emiliano romagnola. È la rinnovata liaison tra la coop e gli operatori del mare del Sib (Sindacato italiano dei balneari), che hanno deciso di essere parte attiva nel progetto di valorizzazione dell’identità romagnola che qui collega terra e mare, vino e spiaggia.
Lo scorso anno anche le imprese balneari del Sib di tutta la Penisola erano scese in soccorso delle cooperative vitivinicole colpite dall’alluvione acquistando i vini della linea “Tutto è possibile” di Terre Cevico dando un concreto aiuto al dramma vissuto da numerose aziende socie. Quest’anno il legame si rinnova in un percorso che parte dalla valorizzazione del vitigno iconico della Romagna e si ritrova attorno ad un calice di Bollicine Romagnole, emblema della leggerezza, della resilienza e del buon vivere che caratterizza questa terra.

Un legame che è stato presentato al Bagno Milano di Cesenatico alla presenza dei dieci soci produttori del Trebbiano insieme agli operatori del Mare del Sib in rappresentanza dell’intera costa emiliano romagnola (Comacchio, Ravenna, Cervia, Cesenatico e Rimini).
“Il nostro è un incontro tra operatori in vigna e operatori del mare nel segno della cooperazione – ha detto Simone Battistoni, presidente regionale Sib Confcommercio -. Il turismo in Romagna conta oltre 60 milioni di presenze, 45 milioni delle quali arrivano sul mare, nei nostri stabilimenti balneari. Insieme possiamo fare grandi cose per fare conoscere questo vitigno rappresentativo della nostra terra a un pubblico così ampio”.
Per il presidente di Terre Cevico, Franco Donati il trebbiano nella versione ‘frizzante’ deve diventare il biglietto da visita lungo le coste della Riviera. “ Dobbiamo avere il coraggio di raccontare il nostro territorio ai milioni di turisti che arrivano da noi. E quale migliore biglietto da vista possiamo offrire se non la qualità dei nostri prodotti, a partire dalla bollicina romagnola, che incontrano l’alta qualità dei servizi delle nostre spiagge, tra le principali in Europa”.

Nel corso della presentazione sono intervenuti anche Daniela Ravaglia viticoltrice e agronoma, Pierluigi Zama responsabile enologico del gruppo, Guido Cavina agronomo di Terre Cevico e Raffaele Mazzoni commerciale del gruppo.

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