FERRARA – Ha preso il via ufficialmente l’Interprofessione della Pera a Ferrara dove sono state tracciate le linee guida per le attività che dovranno essere messe in campo nei prossimi mesi.
Il presidente dell’OI, Gianni Amidei, ha sintetizzato gli obiettivi chiave e le prospettive del comparto alla luce degli interventi e delle osservazioni messe in evidenza in occasione di un convegno specifico svolto a Ferrara.“In un contesto di crisi economica come quello attuale – ha detto Amidei – assistiamo costantemente, e su tutti i comparti, ad un calo dei consumi che riguarda innegabilmente anche la pera. Ed è per questo che la parola d’ordine per il rilancio del settore è fare sistema al fine di condividere le regole e le strategie per rilanciare il comparto. È chiaro – ha sottolineato Amidei – che l’OI è uno strumento fondamentale per realizzare questi obiettivi”.
“Le attività dell’OI sono molteplici e, da parte della Regione Emilia Romagna, c’è grande sostegno e disponibilità”, ha evidenziato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni. “La Regione – ha detto – si sta attivando nell’ambito del nuovo Psr con importanti novità a sostegno delle Interprofessioni. Secondo il piano della Regione che verrà presentato a Bruxelles, l’OI potrà ricevere finanziamenti direttamente dal Psr e potrà farsi promotrice di gruppi operativi per l’innovazione. Aderendo all’OI anche i singoli produttori avranno un incremento di punteggio nella valutazione dei progetti presentati”.
“Conoscere le produzioni, programmare le attività di promozione dei consumi sia sul mercato nazionale che estero e fare pressione in Europa per armonizzare l’uso dei fitofarmaci tra tutti i Paesi produttori sono tre punti chiave su cui l’intero sistema si sta muovendo e l’OI – ha osservato ancora Amidei – può svolgere un ruolo importante in tale senso perché associa al suo interno tutte le componenti della filiera, dalla produzione alla Grande distribuzione. E non dimentichiamo – ha concluso Amidei – che se l’OI raggiungerà il 60% della rappresentatività potrà dettare regole che dovranno essere attuate da tutto il comparto e questa sarà una grande opportunità per dare competitività all’intero settore”.
Tra le attività dell’OI si annoverano: il miglioramento della conoscenza della produzione e dei mercati; l’orientamento e la programmazione dei nuovi impianti, per migliorare la qualità della produzione di pere e favorire la coltivazione delle varietà più idonee al consumo; il monitoraggio delle informazioni relative all’attività normativa e legislativa sia a livello nazionale che comunitario; la promozione di iniziative, anche di sistema, per favorire il superamento delle barriere fitosanitarie; la valorizzazione del prodotto pera anche attraverso la partecipazione a fiere, manifestazioni e convegni, nazionali ed internazionali; il sostegno ad attività di ricerca per orientare la produzione verso la qualità del prodotto e la sostenibilità ambientale; la promozione di metodi atti a ottimizzare l’impiego dei fattori di produzione per una maggiore competitività del settore; la definizione di regole di produzione e di commercializzazione; la raccolta e la diffusione nell’ambito della base sociale delle le informazioni necessarie per attuare strategie comuni.