Pere: in Italia il calo produttivo è del 65%, flessioni anche in tutta l’Ue

BOLOGNA – Pere: le previsioni ad inizio campagna sono confermate, ovvero in Italia la produzione è altamente deficitaria. Lo comunica l’Oi Pera che, a seguito di “Prognosfruit 2021”, stima la produzione in circa 213.000 tonnellate, con una offerta quindi che si attesta sul minimo storico perchè fa registrare un -65% rispetto all’anno precedente, già segnato da raccolti al di sotto della norma.
“I dati nella sostanza non differiscono dalle prime stime di giugno – afferma il presidente di Oi Pera, Gianni Amidei –, le gelate hanno quest’anno creato danni ingentissimi, sia in termini quantitativi, ma anche qualitativi, resi ancora più pesanti dalla presenza di maculatura e soprattutto di cimice asiatica”.
Anche nell’Unione europea, con un potenziale che si aggira su 2,3 milioni di tonnellate, i dati diffusi confermano il minimo storico, con poco più di 1.600.000 tonnellate, -28% sul 2020.
Al deficit produttivo dell’Italia si aggiunge, infatti, il calo previsto in Belgio, 295.000 tonnellate, -25% sull’anno precedente e in Olanda, 325.000 tonnellate, -19% sul 2020.
Fortemente penalizzate risultano anche le produzioni di Francia, che non raggiungono le 60.000 tonnellate, quasi il -60% sul 2020. Quest’anno, per l’andamento climatico, la maturazione è ritardata rispetto alle epoche normali.