Scattano i controlli periodici per le irroratrici

Lo prevede il Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci

BOLOGNA – Scattano gli obblighi che prevedono i controlli periodici delle irroratrici. Le novità sono contenute nel Piano di azione nazionale (Pan) sull’uso sostenibile dei fitosanitari nei suoi diversi aspetti.

Il controllo funzionale è considerata condizione necessaria per distribuire correttamente il fitofarmaco e di conseguenza ridurne l’uso e l’impatto sull’ambiente (suolo, aria, acqua). Altra condizione prevista dalla norma è la taratura, o regolazione degli ugelli di distribuzione.
Nell’Emilia Romagna per le aziende che applicano i disciplinari di lotta integrata volontaria tale obbligo è in vigore già dal 1999 che si avvalgono dei centri autorizzati dalla regione. L’attuale costo, che si aggira sui 170 euro, sarà ridefinito con l’entrata in vigore della nuova norma che, come prima detto, coinvolgerà tutte le irroratrici.

Il primo controllo funzionale deve essere fatto entro il 26 novembre 2016 per poi essere ripetuto dopo cinque anni fino al 2020 che si riducono a tre dopo il 2021. Aspetto importante da evidenziare riguarda i contoterzisti che devono fare il primo controllo entro il 26 novembre 2014 ripetendolo ogni due anni.
Un aspetto importante riguarda le attrezzature nuove acquistate dopo il 26 novembre 2011 che devono fare il primo controllo entro cinque anni dalla data di acquisto, sempre presso i centri autorizzati.

Il piano di azione (che recepisce la direttiva comunitaria 2009/128/CE) prevede due livelli di regolazione

  • La prima, al punto A.3.6, riguarda la manutenzione periodica che deve obbligatoriamente essere eseguita dagli agricoltori che devono registrare, per semplicità sullo stesso registro dei trattamenti, i volumi utilizzati per ogni coltura e la data di esecuzione delle verifiche.
  • La seconda, al punto A.3.7, è la regolazione strumentale che, se eseguita volontariamente presso i centri prova, sostituisce la regolazione e manutenzione periodica richiamata al punto precedente.

Gli adempimenti, quindi, per una gran parte di aziende sono nuovi e devono essere documentati o con il rilascio degli attestati da parte dei centri prova, entro i termini sopra indicati, o con l’indicazione della data e degli interventi effettuati con apposite indicazioni riportate sul registro dei trattamenti.

Dall’esperienza acquisita in questi anni dalle numerose aziende che praticano la lotta integrata si può affermare che una corretta manutenzione delle irroratrici e un periodico controllo funzionale producono certamente dei positivi risultati, sia per quanto riguarda la migliore distribuzione del prodotto che il minor utilizzo dello stesso, con un sicuro risparmio di principio attivo che produce oltre che un contenimento dei costi un minor impatto ambientale.

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