Segnali positivi, ma non troppo, dalla nuova Finanziaria

manovra finanziaria

Mirco Conti, responsabile fiscale Cia Emilia Romagna

Con l’approvazione della Legge n. 160/2019 e la conversione in legge del decreto fiscale collegato n. 124/2019, si è concluso l’iter parlamentare della manovra finanziaria 2020, cioè del provvedimento legislativo annuale che raccoglie le misure volte a definire entrate e spesa pubblica. Nella manovra ci sono importanti provvedimenti dedicati al comparto agricolo che hanno accolto diversi emendamenti sostenuti da Cia.

Mirco Conti
Mirco Conti

Dall’azzeramento dell’Irpef agricola, all’estensione al settore primario degli incentivi fiscali di Industria 4.0 per l’acquisto di beni strumentali; dalle misure a sostegno per giovani e donne in agricoltura alle risorse destinate a fronteggiare le emergenze fitosanitarie come la cimice asiatica. Inoltre, nel c.d. Decreto Milleproroghe, in attesa di conversione, sono state inserite altre misure di favore, come il rinnovo del bonus verde per l’anno 2020 e l’esonero della documentazione antimafia per i terreni agricoli che usufruiscono di fondi europei per importi non superiori a 25.000 euro.

È fondamentale aver esteso anche agli agricoltori che dichiarano reddito fondiario, gli incentivi di Industria 4.0 tramite il credito d’imposta, consentendo di allineare l’intero settore al processo di ammodernamento tecnologico in atto.

Viene così premiata la perseveranza di Cia, che ha sempre rivendicato la necessità di estendere per equità anche al settore agricolo questi incentivi, misura strategica per la politica imprenditoriale del Paese. La scelta consentirà di recuperare parte dell’investimento dell’azienda con il riconoscimento di un credito d’imposta a immediata compensazione del carico fiscale e contributivo per l’agricoltore.
Questo è il primo passo nella giusta direzione di un grande rinnovamento delle infrastrutture produttive (età media oltre i 26 anni), tanto atteso dalle aziende del settore. Per raggiungere questo obiettivo sarà, però, necessario trovare ulteriori risorse, in modo da permettere la sostituzione di trattori, attrezzature e macchine per trasformazione dei prodotti agricoli con mezzi più moderni, tecnologici e a bassa emissione CO2.
Infatti, l’indice di sostituzione del nostro parco macchine non arriva a 20mila trattori l’anno. Un rinnovo più radicale porterebbe vantaggi anche dal punto di vista ambientale: un trattore di ultima generazione emette l’80% in meno di polveri sottili rispetto a un modello degli anni ‘90.

Molta strada rimane ancora da fare, la sfida principale è ridurre drasticamente l’assillante peso della burocrazia con un’infinità di norme e di regolamenti incrociati da rispettare, che non colpisce solo chi produce in termini di costi amministrativi e di tempo dedicato, ma impedisce e ostacola anche lo sviluppo economico. Il Ministero delle Politiche Agricole ha annunciato per fine gennaio la presentazione di un disegno di legge dedicato, quale strumento utile per il mondo agricolo ed agroalimentare con l’obiettivo prioritario di semplificare e offrire prospettiva e futuro alle imprese agricole, grazie alle risorse del nuovo Green New Deal.

Riguardo alle criticità causate dalla cimice asiatica, c’è una forte aspettativa del mondo agricolo affinchè vengano investite ulteriori risorse per evitare il collasso di un comparto come quello frutticolo. Da parte nostra su questi temi c’è la massima disponibilità a collaborare, con la speranza che venga, infine, richiamato un principio di libertà: tutto ciò che è lecito, ma non espressamente vietato, è permesso.

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