Un SOS umano per salvare l’agricoltura

Marzo 2015

Claudio Ferri

CASALECCHIO DI RENO (Bologna) – Un modo per comunicare insolito per il mondo agricolo, ma incisivo e divertente: il ‘flash mob’ – o manifestazione lampo – organizzato da Agrinsieme Emilia Romagna il 20 marzo ha condensato il malessere dell’agricoltura in pochi minuti con una rappresentazione che ha visto come attori 300 imprenditori agricoli.

Il ‘soggetto’ scelto per denunciare i gravi problemi che stanno soffocando il comparto è stato un grande albero, raffigurato su una collina, e interpretato fisicamente dagli agricoltori (che indossavano una tuta bianca) che lo hanno composto su di un campo in pendenza.

Questa la dinamica: gli ‘agroattori’ hanno disegnato l’albero sul prato (posizionandosi su picchetti predisposti dall’Istituto tecnico agrario ‘Serpieri’ di Corticella, Bologna) e allo scandire delle richieste del mondo agricolo declinate dal coordinatore di Agrinsieme Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani, hanno ‘spogliato’ l’albero partendo dai frutti (ombrelli rossi) per andare a formare un enorme ‘SOS’. Come dire, salviamo l’agricoltura. Un appello raccolto dalle istituzioni: era presente l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli ed altri esponenti del mondo politico. Il teatro ‘a cielo aperto’ è stato allestito nelle prime colline di Casalecchio di Reno,nella azienda agricola ‘Tizzano,’ e questo è lo slogan adottato: “Non esiste territorio senza agricoltura: cosa accade se i produttori abbandonano la terra?”.

Un’eventualità sempre più probabile alla luce delle scelte politiche sbagliate e delle troppe e ingiuste tasse, in primis l’Imu, applicata anche in maniera retroattiva, che rischiano di affossare l’agricoltura. Tutto l’evento, ripreso dai media e dalle telecamere (c’era pure un drone che sorvolava il colle) che hanno assicurato la diretta streaming, si è consumato in pochi minuti, ma l’impatto emotivo e l’efficacia sono stati elevati. Per chi crede nella cabala, c’è stata pure in mattinata l’eclissi parziale di sole. Niente trattori, quindi, ma 300 attori-agricoltori che con la complicità della tecnologia hanno manifestato di fronte ad una platea di difficile determinazione, ma certo è che i collegamenti ai siti delle organizzazioni promotrici sono stati migliaia.

Parallelamente al flash mob bolognese, in diverse provincie del territorio emiliano romagnolo Agrinsieme ha dato vita ad iniziative analoghe, coinvolgendo cittadini e amministratori locali: a Reggio Emilia e Imola è stato organizzato un incontro con la stampa in concomitanza della diretta streaming, mentre a Rimini nella centrale Piazza Cavour uno schermo gigante ha dato la possibilità a cittadini e agricoltori di partecipare all’iniziativa.

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