Vignola in apprensione per le produzioni Igp: 40% dei fiori danneggiati dal gelo

Il Consorzio della Ciliegia in allerta contro fenomeni speculativi della ‘frutta rossa’

Claudio Ferri

VIGNOLA (Modena) – Il comparto cerasicolo non è stato risparmiato dalle ripetute gelate tardive che hanno colpito soprattutto le varietà precoci in quanto già in piena fioritura. Andrea Bernardi, presidente del Consorzio della ciliegia e della susina tipica di Vignola, ente che tutela l’Igp, fa il punto della situazione del comprensorio più importante a livello regionale in quanto a produzione di ‘rosse’.

Cosa esprime in termini quantitativi il comprensorio produttivo della ciliegia?

L’area comprende ventotto comuni, molti dei quali in provincia di Modena, che conta 378 ettari, e in parte nel bolognese che ne ha 67. Sul totale di questa superficie, circa 120 sono già coperti da teli protettivi ‘antispacco’ e la produzione media si aggira sui 60 mila quintali annui circa, il 60% dei quali tutelati dal marchio comunitario Igp.

Innanzitutto cosa è successo nelle giornate in cui la temperatura è scesa bruscamente?

Per alcune mattine il termometro ha toccato i meno 6 gradi e allo stato attuale si possono fare delle valutazione approssimative, ma calcoliamo un danno sui fiori presenti, di circa il 40 percento nelle ciliegie.

Nelle susine?

Le varietà cinogiapponesi, in particolare, si trovavano in uno stadio vegetativo un po’ più avanzato e occorre dire che i danni sul potenziale produttivo possono raggiungere il 70%. Tradotto in cifre calcoliamo diversi milioni di euro a scapito dei produttori, considerando che la stagione è all’inizio, quindi potrebbero intervenire eventi meteorici tali da aggravare la situazione. Speriamo di no. Adesso deve filare tutto ’liscio’ per non compromettere quel che resta sulle piante.

Il marchio Vignola ha buona reputazione ed è riconosciuto nei mercati importanti del Nord, in particolare quello di Milano. Alla luce della situazione attuale si può ipotizzare un rallentamento nella filiera distributiva di questo prodotto altamente deperibile?

È il grande interrogativo che ci siamo posti in questo inizio di campagna. Se dovessero presentarsi particolari problemi metteremo in atto azioni e strategie, in parte già pianificate, per raggiungere i mercati.

D’altra parte il consumatore cerca questo prodotto, e di conseguenza anche la Grande distribuzione. Speriamo che non si inneschino fenomeni speculativi e contiamo che per la fine maggio ci siano tutte le condizioni per commercializzare le nostre ciliegie.

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