
Ottobre 2014
Claudio Bertuccioli
RIMINI – L’andamento climatico dell’estate appena conclusa non ha favorito le produzioni agricole riminesi.
In particolare il clima fresco e piovoso ha limitato i consumi di ortaggi e frutta, inoltre il maltempo ha negativamente condizionato l’afflusso turistico con un sensibile calo dei consumi.
“Luglio è stato un mese disastroso per le nostre aziende” esordisce Orfeo Mosca, un frutticoltore di Santarcangelo di Romagna che, con il fratello Alvaro, si è specializzato nella produzione di pesche e nettarine che vende al mercato ortofrutticolo di Rimini (Caar). “In luglio si concentra la maggior produzione di pesche di tutta l’estate e normalmente si dovrebbero spuntare prezzi remunerativi grazie soprattutto alla presenza di turisti negli alberghi della Riviera. Questa estate, invece, le cattive condizioni meteo hanno scoraggiato i turisti e il nostro mercato ne ha risentito immediatamente”.
I valori elaborati dalla Camera di commercio mostrano per il mese di luglio un crollo dei prezzi pari al 50% circa rispetto all’anno 2013. Secondo Orfeo Mosca la responsabilità di questo andamento negativo è da attribuire quasi interamente all’andamento climatico. “Ora i prezzi stanno tornando interessanti”, conclude Orfeo “ma la produzione di fine settembre è molto limitata e non sarà sufficiente a far quadrare il bilancio”. Orfeo ci dà anche un’ulteriore informazione di carattere tecnico: molti produttori, scoraggiati, hanno lasciato parte dei frutti sulle piante, ciò ha provocato lo sviluppo di attacchi fungini con la formazione di numerose “mummie da monilia”. Sarà molto importante adottare le opportune tecniche di difesa per non ritrovarsi nel 2015 un grave problema fitosanitario.


