Agricoltori nella capitale per salvare il Primario

Stefano Francia

Stefano Francia, Presidente Cia Emilia Romagna

La risposta dei produttori alla mobilitazione indetta dalla Cia il 26 ottobre scorso è stata numerosa e, devo dire, generosa: una ‘rima’ che non stona e che riflette lo stato d’animo di migliaia di produttori giunti a Roma per rivendicare la centralità dell’impresa agricola, nonché la tutela dei redditi.

In piazza Santi Apostoli la delegazione emiliano romagnola era numerosa, quasi trecento produttori provenienti da tutti i territori della regione. Il presidente nazionale Cristiano Fini ha declinato le nostre proposte contenute in dieci punti e ribadite al Tavolo ortofrutticolo nazionale che il ministro del Masaf, Francesco Lollobrigida, ha convocato su nostra sollecitazione due giorni prima della giornata nella Capitale.
In quell’incontro, a cui ho partecipato in rappresentanza della Confederazione, ho sottolineato l’importanza di ragionare in prospettiva sulle strategie future per l’ortofrutta Made in Italy, ma non senza aver prima risolto le emergenze che rischiano di determinare un drastico ridimensionamento del comparto, con estirpi e cessazioni di attività. 

Nel caso della pericoltura, in particolare, le risorse che verranno stanziate sembrano poche rispetto alle aspettative per un settore che vive da anni una crisi drammatica. Abbiamo anche ricordato al ministro come le piogge e le gelate abbiano compromesso in maniera generalizzata le produzioni, con una stima di riduzioni di rese nell’ordine del 60%, con picchi del 90%. Abbiamo messo, inoltre, in evidenza la necessità di un catasto ortofrutticolo, non solo per superficie ma anche per varietà, che potrebbe diventare uno strumento indispensabile di programmazione per tutto il comparto. 

Nell’epoca dei Big Data, infatti, fare un calendario delle produzioni più veritiero possibile rispetto ai consumi è di importanza strategica. 

Abbiamo poi insistito sulla necessità di rilanciare le attività di ricerca, che portino a risultati interessanti per i produttori e, allo stesso tempo, abbiamo chiesto al ministro di impedire all’Europa il dimezzamento delle molecole attive in assenza di alternative efficaci. 

Registriamo con piacere, altresì, lo stanziamento di risorse per la promozione del consumo di ortofrutta nelle mense scolastiche, con la possibilità di realizzare iniziative di informazione e di promozione insieme al servizio di refezione. 

Fra le altre richieste indirizzate al ministro Lollobrigida anche l’analisi sulla distribuzione della ricchezza all’interno della catena del valore, con l’obiettivo di un miglioramento della redditività delle produzioni ortofrutticole e una distribuzione più equa e pertinente tra tutti gli attori della filiera.

Infine, aspetto non meno importante, la gestione del rischio: per Cia è essenziale sostenere finanziariamente la campagna assicurativa del 2022 e mantenere anche in quella del 2023 il contributo pieno del 70% sulle polizze agevolate, a copertura dei danni alle produzioni agricole causati da eventi avversi di natura catastrofale.

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