Settembre 2017
Enrico Bergami
DALLA REDAZIONE – Con un regolamento di recente pubblicazione, la Commissione europea ha apportato alcune modifiche alle norme che regolano il greening, vale a dire gli obblighi e le regole da rispettare per ottenere il “pagamento ecologico” della Pac.
La modifica più impattante riguarda il divieto di utilizzo di prodotti fitosanitari (diserbanti e antiparassitari) sulle superfici seminate con colture azotofissatrici (soia, pisello, erba medica, ecc.) che vengono utilizzate come ‘Aree di interesse ecologico’ (Efa) al fine di soddisfare l’obbligo del 5% di tali aree rispetto alla superficie a seminativo.
Le aziende che per domanda Pac 2018 si presenteranno con una superficie a seminativo ammissibile superiore a 15 ettari, nel prevedere il prossimo piano colturale 2017/18, dovranno tenere in dovuta considerazione questa limitazione imposta dall’Ue.
Nessun impatto ci sarà per le aziende con superficie a seminativo inferiore a 15 ettari, in quanto esentate dal costituire aree Efa.
Per avere un quadro più completo della norma, riportiamo sotto l’elenco delle specie/colture azotofissatrici che fin dal 2015 possono essere utilizzate per soddisfare l’obbligo delle Efa.
Le aziende rientranti nell’obbligo delle Efa, qualora pensino di soddisfare tale obbligo, in tutto o in parte, con colture azotofissatrici, dovranno valutare preventivamente se riusciranno a portare tali colture fino alla fase della raccolta senza diserbarle e senza trattarle per funghi e/o insetti.
Per molte di queste colture ed in molti areali produttivi, è pressoché impossibile riuscire a portare a termine le colture senza trattamenti fitosanitari, per cui in questi casi una soluzione possibile e da valutare potrebbe essere la sostituzione di queste coltivazioni (solo per la superficie che serve) con il set aside.