“Il Piano della regione Emilia Romagna per contrastare le cavallette va nella direzione giusta e dà una risposta alle nostre numerose segnalazioni di attacchi ai prodotti agricoli da parte di questi voraci insetti”. È il commento di Stefano Francia, presidente di Cia agricoltori italiani, dopo i provvedimenti messi in atto dalla Regione. “L’emergenza va infatti affrontata tempestivamente e preventivamente, – dice Francia – inoltre va incentivata la ricerca per sviluppare nuovi metodi a tutela delle colture agricole da insetti infestanti e attacchi ingestibili che potrebbero compromettere la produzione delle filiere”.
L’invasione delle cavallette nelle aree frutticole e viticole è un problema crescente che danneggia gravemente le colture, in particolare pesche e viti. Questo fenomeno non è nuovo, poiché l’anno scorso non solo avevano colpito le colture agricole, ma erano arrivate anche sulle spiagge. Purtroppo quando diventano adulte è tardi per intervenire: la lotta deve essere preventiva e va combattuta tra metà maggio e fine giugno.
La Regione anche quest’anno ha sostenuto e condiviso con le amministrazioni locali romagnole interessate un piano di contrasto all’invasione delle cavallette che prevede rimborsi fino al 50% del costo che i Comuni colpiti pagheranno direttamente o attraverso gli agricoltori professionali per l’esecuzione degli interventi insetticidi localizzati. Il piano prevede un accordo biennale di collaborazione gestito dal Settore Fitosanitario e difesa delle produzioni della Regione per il contrasto alle infestazioni di cavallette in Romagna con le 10 amministrazioni comunali di Cesena, Meldola, Civitella, Sarsina, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Forlì, Predappio, Montiano, Sogliano al Rubicone e Mercato Saraceno.I fondi hanno permesso di avviare il rimborso agli interventi nelle grillare, i luoghi di nascita delle cavallette, la cui individuazione tempestiva è fondamentale per la strategia di contrasto.
Successivamente le grillare vengono trattate con un insetticida biologico che ha recentemente ottenuto dal ministero della Salute l’autorizzazione per l’impiego contro le cavallette sui campi di erba medica.
Per ogni trattamento è stato previsto un costo standard di 200 euro, di cui il 50% a carico del proprietario e il resto del Comune, successivamente rimborsato dalla Regione.
A un primo, parziale rendiconto la Regione ha stimato una quarantina di interventi effettuati.
I Comuni hanno raccolto le segnalazioni ricevute da agricoltori e cittadini per il loro territorio di competenza e i trattamenti sono stati effettuati dagli agricoltori con le autorizzazioni necessarie (patentino) o dalle aziende convenzionate con i Comuni, nel caso l’intervento fosse da eseguire su un focolaio in area comunale.
Le imprese possono segnalare alla Regione le aree interessate dai danni provocati dalle cavallette e la percentuale del danno, o attraverso i Centri di assistenza agricola con segnalazioni massive o singolarmente nella piattaforma regionale.