Ottobre 2015
DALLA REDAZIONE – Sangiovese, lambrusco e pignoletto, balsamico, parmigiano, prosciutto e tanta frutta: è quello che ha portato la Confederazione italiana agricoltori a partire dal 18 fino a 27 settembre all’interno di Expo.
Piadina, formaggio di fossa, olio e squacquerone sono stati, tra gli altri, i prodotti presentati – e fatti degustare – nello spazio Cia in uno stand appositamente allestito e adiacente al Parco della Biodiversità. Oltre a prodotti veri, in mostra anche silhouette a grandezza naturale di frutta, animali e prodotti che si trovano nelle fattorie emiliano romagnole.
L’obiettivo era di far conoscere i prodotti del territorio attraverso degustazioni guidate, accompagnate in qualche caso da un trio di musicisti che hanno proposto in chiave jazz arie emiliano romagnole.
“L’Emilia Romagna è tra le realtà mondiali più ricche di prodotti tipici di qualità – afferma Antonio Dosi, presidente della Cia Emilia Romagna – ottenuti rispettando disciplinari di produzione molto rigorosi e con controlli altrettanto massicci. Ebbene, la Confederazione italiana agricoltori ha voluto portare nella più grande esposizione universale le doti dei nostri agricoltori, esaltandone tradizione, capacità e sacrificio”.
Un successo anche le presenze delle Cia provinciali, come riportiamo con alcuni esempi. Tutti pazzi – comunica Cia Ferrara – per la coppia ferrarese, le pere, le carote, la Salamina e i molti prodotti che sono stati presentati e offerti nello spazio di Cia Ferrara a Expo. Grande successo anche per il cooking show durante il quale Emma Bolognesi di Donne in Campo ha mostrato come si fa la sfoglia al mattarello e la vera, autentica, pasta all’uovo ferrarese.
Expo è stata anche la piattaforma ideale non solo per ribadire l’importanza del valore del suolo e della terra, del lavoro agricolo e di tipicità e qualità produttiva, ma per lanciare il nuovo e importante progetto messo in campo da Cia Ferrara: il Biodistretto del Delta. “L’idea – spiega Stefano Calderoni, presidente provinciale della Confederazione – è quella di creare un distretto del biologico nel territorio del Delta, una zona a forte vocazione agricola con un patrimonio di biodiversità unico, tanto da aver ottenuto il Mab Unesco e diventando quindi una Riserva della Biosfera. Un distretto, dunque, che deve coniugare e mettere a ‘sistema’: agricoltura, enogastronomia, ristorazione e turismo”.
Ha avuto un grandissimo riscontro tra i visitatori dell’Expo anche la giornata della Cia di Reggio Emilia: diverse migliaia i visitatori contattati. Era la “Festa di fine estate” per la Cia di Reggio Emilia, che ha raggiunto l’area espositiva con un folto gruppo di soci e funzionari; come una festa era concepita la giornata, tra impegno, svago ed appunto promozione del territorio.
Verso mezzogiorno e dalle 18, grandi beneficiate di assaggi dei vini reggiani con il Lambrusco in primo piano, Parmigiano Reggiano, Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, offerti al pubblico che ha apprezzato, accorrendo numeroso ad assaggiare e chiedere informazioni sui prodotti e sulle aziende. Ad attirare soprattutto le famiglie con bambini, l’omaggio di gadgets realizzati dalla Cia reggiana, sempre nell’ottica di promuovere i prodotti ed il territorio provinciale.