Colture da seme, in crescita girasole e coriandolo

Lucia Betti
Cereali e orticole da seme superfici stabili
Il quadro che segue sull’andamento delle semine e dei trapianti delle colture da seme per l’anno in corso è stato tratteggiato da Vanni Tisselli del Centro ricerche produzioni vegetali di Cesena (Crpv) ed anche segretario del Consorzio delle organizzazioni degli agricoltori moltiplicatori. Tisselli ha indicato una previsione generale con gli elementi a disposizione al 20 febbraio. Il 2019 si presenta con un’equivalenza di superfici: in particolare per le orticole da seme, quali ad esempio cipolle, bunching, cavoli (standard e ibridi), cicorie, lattughe, cetrioli, zucchini. Colture che hanno avuto un buon andamento nel 2018, con rese anche sopra le medie attese.
Potrebbe riscontrarsi un incremento di superfici del coriandolo, coltura che ha scontato una grande riduzione negli ultimi anni passando, a livello nazionale, dai circa 25mila ettari ai 2.600 nel 2017, causa prodotto invenduto e crollo delle richieste dai paesi asiatici e latino-americani.
La medica da seme ha alle spalle un 2018 complicato: aumento delle superfici registrate negli anni precedenti, eccesso di produzione nel 2017 (con prodotto invenduto nei magazzini), diminuzione dei prezzi a livello internazionale. Molti agricoltori nel 2018 hanno rinunciato a produrre seme in favore della fienagione. La resa media è quasi dimezzata rispetto alle annate migliori, per effetto anche di condizioni climatiche non particolarmente favorevoli all’allegagione e propizie, invece, per lo sviluppo di infestanti. Nonostante ciò, il prezzo all’origine nell’ambito dell’accordo interprofessionale per il 2018 è stato fissato a 130 euro al quintale contro i 205 del 2017. Per il 2019 l’auspicio è che possano essere assorbite le eccedenze e che la medica da seme possa avere una prospettiva di prezzo migliore.
Da alcuni anni si riscontra un aumentato interesse, e possibilità di mercato in crescita, per il girasole da seme. Esiste però una problematica: la coltura soffre della mancanza di una regolamentazione che la difenda dalle contaminazioni derivanti dal girasole da olio. Purtroppo, le ditte sementiere devono fare i conti con le contaminazioni del girasole da olio o con quelle del girasole seminato da hobbisti o cacciatori, per attirare i volatili.
Per la soia da seme, tenendo conto delle buone produzioni del 2018, non dovrebbero sopraggiungere sorprese negative.
Per quanto riguarda i cereali da seme, quantità e superfici per il 2019 sembrano essere più o meno costanti o leggermente in flessione. Nel 2018 non hanno avuto una buona stagione con una riduzione del 20%, ad esempio del tenero, dovuta all’andamento stagionale. Nel momento in cui si scrive per i cereali da seme non si rilevano problemi derivanti dall’andamento stagionale: non hanno sofferto e non ci sono stati eccessi di pioggia come nello scorso anno.
Se l’annata 2017 per alcune sementiere era stata eccezionale, quella del 2018 è stata comunque in generale una buona campagna. Ad oggi (20 febbraio), l’andamento stagionale 2019 non rileva problemi di freddo in Romagna: semmai qualche carenza di pioggia, soprattutto per la barbabietola portaseme per la quale sono ormai stati completati i trapianti. Le semine e i trapianti autunnali sono invece andati bene, non è stato freddo, è piovuto e ad oggi non sussistono particolari timori.
Nelle colture da seme, come del resto in altri settori, si lamenta la continua carenza di prodotti per il controllo fitosanitario (malattie e parassiti): sono sempre meno, infatti, i prodotti utilizzabili e se questo è grave per le colture da consumo, ancor di più lo è per le sementiere che devono restare in campo più tempo.