Settembre 2017
Il 2017 sarà ricordato come l’anno con una delle estati fra le più torride registrate, sarà ricordato per le forti raffiche di vento, per fenomeni meteorologici sempre più violenti e, certo che sì, per la scarsità di piogge già evidente dall’inverno.
È il clima che cambia. Perché? Come dobbiamo comportarci? Cosa non possiamo più rimandare? Domande del quotidiano che riguardano tutto e tutti, agricoltura compresa che oltre a darci da mangiare sottrae anidride carbonica all’aria, fra le altre cose. Uno dei temi ancora all’attenzione di tutti è proprio quello relativo alla risorsa acqua. Per tutti questi motivi la decisione di affrontare queste tematiche nella tavola rotonda che caratterizza da sempre l’Annata agraria della Cia di Ravenna, a novembre.
Tornando ai mesi trascorsi, di seguito si riporta un sintetico resoconto sull’attività svolta dalla Cia Ravenna per consentire agli agricoltori di operare nonostante la mancanza di pioggia, grazie a un lavoro di squadra con Istituzioni ed Enti e grazie alle infrastrutture esistenti. Nonostante la drammatica situazione relativa alla mancanza di piogge che ha caratterizzato la primavera e l’estate 2017, la dotazione idrica del Cer non è mai venuta meno. Pertanto, tutti gli impianti ad esso collegati non hanno subito interruzioni di servizio, così come le immissioni nei canali di scolo, salvo una più oculata ed attenta gestione della risorsa acqua. Molte le richieste della Cia di Ravenna ai Consorzi di bonifica per aumentare le quantità di acqua immessa nei canali di scolo, per permettere agli utilizzatori finali una dotazione sufficiente.
Situazione diversa si è registrata per i prelievi da fiume nella zona collinare dove la situazione è divenuta drammatica per una drastica diminuzione delle portate, tanto che circa a metà giugno l’Arpae ha adottato un provvedimento di sospensione dei prelievi. Le deroghe per gli impianti frutticoli e viticoli con frutti pendenti, pur previste, rispetto agli anni passati dovevano obbligatoriamente permettere il minimo deflusso vitale ed essere formalmente autorizzate dall’Arpae. Come Cia di Ravenna ci siamo immediatamente attivati congiuntamente alle altre Opa per proporre alla stessa Arpae la documentazione il più possibile semplificata per la presentazione delle domande di deroga. Trovando massima collaborazione nell’Arpae la provincia di Ravenna è stata la prima, se non l’unica, in cui sono state concesse le deroghe per le aziende interessate. La Regione, a fine agosto, ha predisposto una specifica verifica a Ravenna che ha dato esito positivo trovando le aziende controllate perfettamente in regola. Tale verifica ha permesso, come da richiesta delle associazioni agricole, di evitare la sospensione dei prelievi.
Come Cia di Ravenna siamo intervenuti inoltre sull’Arpae per richiedere in data 18 agosto un’immissione straordinaria di acqua dal Cer nei fiumi uniti, per contrastare la risalita del cuneo salino che impediva l’utilizzo di acqua destinata all’irrigazione.