Marzo 2015
ROMA – Debutta l’agricatering di Donne in Campo-Cia, un ‘affare’ che potenzialmente può valere 150 milioni di euro l’anno: il progetto, presentato a Roma nei giorni scorsi, non ha solo un alto valore culturale e sociale, ma anche economico: proiettata su scala nazionale, infatti, è un’operazione che apre una nuova frontiera dell’agricoltura al femminile e che coglie appieno la spiccata vocazione del settore alla multifunzionalità.
Scoprire e rilanciare le antiche ricette dei territori rurali con prodotti di stagione appena raccolti e subito cucinati, valorizzare il protagonismo delle donne dell’agricoltura depositarie dei saperi contadini, creare un rapporto diretto fra produttore e consumatore anche a tavola, offrire nuove occasioni di reddito alle aziende agricole “rosa” e contribuire alla difesa dell’ambiente accorciando la filiera e “sfruttando” tutte quelle produzioni locali che necessitano di minori quantità di combustibili fossili per essere coltivate e trasportate.
Sono questi gli obiettivi dell’agricatering che prevede l’offerta di servizi di catering a filiera corta, dove tutto nasce direttamente dal lavoro nei campi senza intermediazioni.
Già partito in via sperimentale in Toscana e in Basilicata, ora lo scopo è di creare una vera e propria “rete” nazionale, tramite le associazioni territoriali di Donne in Campo, presenti su tutto il territorio italiano.
E per fare questo, le imprenditrici agricole della Cia si sono già dotate di un regolamento ben preciso, un marchio “ad hoc” e un rigido disciplinare.
I prodotti agricoli impiegati nell’attività di agricatering – recita il disciplinare – devono provenire prevalentemente dall’impresa, singola o associata, beneficiaria del marchio e dal territorio in cui essa opera.
Le imprese agricole beneficiarie del marchio devono proporre ricette della tradizione del territorio di riferimento, offrendo in particolare quelle legate alle culture rurali e alla biodiversità locale. Inoltre, nei menù si deve specificare sia la provenienza dei prodotti, i tipi di produzione, la stagionalità degli alimenti e i requisiti del servizio (cottura forno a legna ecc.).
L’agricatering porta con sé molteplici vantaggi: offrire ai clienti di rinfreschi e buffet, feste ed eventi, prodotti locali e di stagione, soprattutto quelli dimenticati o a rischio. Svolge inoltre una funzione educativa e culturale nei confronti dei consumatori, soprattutto dei giovani, che avranno l’opportunità di conoscere ricette e sapori contadini.