Frutta alla ribalta a Berlino, ma in cerca di un catasto per il settore

Claudio Ferri

Dal 6 all’8 febbraio oltre 78.000 operatori di settore provenienti da 135 paesi hanno incontrato i 3.200 espositori di 90 Stati nei padiglioni della rassegna berlinese dedicata all’ortofrutta

BERLINO – Con un incremento del numero di visitatori ed espositori, maggiori innovazioni e una crescente internazionalizzazione, Fruit Logistica 2019 sottolinea il ruolo di piattaforma business leader a livello globale nel settore del commercio frutticolo.Espositori e operatori di settore hanno apprezzato la rassegna che ha offerto opportunità di contatti tra dettaglianti e grossisti, produttori ortofrutticoli, importatori ed esportatori. Tra i principali obiettivi degli avventori, infatti, la ricerca di nuovi fornitori e informazioni sulle novità. In proposito il Fruit logistica Innovation Award 2019 ha premiato per le categorie Oro, Argento e Bronzo tre aziende dei comparti Frutta (Oriental Red® – Kiwi a polpa rossa) Macchine (tecnologia di maturazione Softripe®) e Confezionamento (vaschetta per fragole sigillabile, compostabile e riciclabile). Il “Kiwi a polpa rossa Oriental Red®” dell’azienda italiana Jingold, oltre che per le sue peculiari caratteristiche organolettiche si distingue per l’eccellente durata di conservazione.

Gli operatori del settore in visita al Salone hanno apprezzato il colore rosso fuoco della polpa e la dolcezza particolarmente gradevole del frutto. Con un contenuto zuccherino pari a 20-21 gradi della scala Brix, il kiwi a polpa rossa presenta un retrogusto esotico-tropicale che va ad arricchire il mercato frutticolo internazionale.

Al centro dell’attenzione anche l’esordio del Global Women‘s Network, con partecipanti di ogni continente, che ha sottolineato l’importanza della presenza femminile nel settore della frutta fresca, offrendo l’occasione di condividere esperienze e di discutere degli obiettivi di eventi futuri.

Francia e CornacchiaLa nuova Pac e come impatterà sul settore, è stato uno degli argomenti discussi in uno dei numerosi appuntamenti all’interno della fiera tedesca. “Il piano strategico nazionale avrà un impatto pari al 25% dell’intera agricoltura nazionale – ha osservato Pino Cornacchia di Cia – Agricoltori italiani – e occorre puntare su alcuni obiettivi come l’ innovazione di prodotto e la ricerca genetica, nonché i processi colturali. Inoltre va qualificata l’intera filiera, oltre a ridurre i costi di transazione, senza trascurare l’internazionalizzazione, con una attenzione particolare ai mercati del vicino e dell’estremo oriente”.

Il ruolo delle Op (Organizzazioni dei produttori) è stato inoltre il tema al centro di un dibattito che ha coinvolto le principali regioni ortofrutticole. “Le Op con volumi importanti devono strutturarsi per affrontare i mercati – è intervenuto Stefano Francia, frutticoltore e presidente nazionale dei giovani agricoltori Agia – e al settore serve una Ocm – Organizzazione comune di mercato, potenziata e ampliata anche in altri settori. Alla frutta poi serve un catasto che indichi superfici, specie ed epoche di maturazione, per arrivare a disegnare ed avere ben chiara una mappa frutticola europea”.

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