Maria Teresa Pacchioli, CRPA spa – Reggio Emilia
Al fine di definire pratiche agricole e di allevamento virtuose per l’ambiente, che contribuiscano alla mitigazione dell’emissione di gas serra, il progetto LIFE+ Forage4Climate sta valutando a partire dal 2016 sei sistemi foraggeri per il latte vaccino caratteristici della pianura padana.
La produzione di foraggio destinato alle vacche da latte del Parmigiano Reggiano notoriamente si differenzia da molte altre per il divieto di uso di alimenti fermentati. Gli altri sistemi produttivi considerati sono quelli tradizionali in cui è impiegato il foraggio verde: quello più convenzionale con mais da insilamento; le sue varianti con l’introduzione della rotazione colturale e nel razionamento di cereali autunno-vernini da insilare o affienare; un sistema con graminacee e/o leguminose da cui produrre insilati di elevata qualità nutrizionale; un ultimo gruppo di sistemi vari, non riconducibili alle altre categorie, ma interessanti per il progetto.
Per valutare l’impatto sul riscaldamento globale della produzione realizzata con i diversi sistemi è stato calcolato il bilancio del carbonio sequestrato e di quello emesso di 46 aziende della pianura padana. Per ciascuna sono stati determinati il potenziale emissivo in termini di gas a effetto serra delle diete in cui i foraggi sono utilizzati e il contenuto di carbonio organico sequestrato nei suoli.
Il potenziale emissivo è stato calcolato attraverso l’impronta del carbonio, cioè la somma di tutte le emissioni di gas serra associate a un prodotto in tutto il suo ciclo di vita. Per il latte ci si è fermati al prodotto pronto per il ritiro (“dalla culla al cancello dell’azienda”). Si sono quindi prese in considerazione le emissioni dovute alla produzione di tutti gli input (ad esempio: mangimi, fertilizzanti, fitofarmaci e pesticidi, sementi, lettiere, detergenti e sanificanti, animali in ingresso); quelle che avvengono in azienda (per i processi digestivi nel caso dei bovini, per la gestione degli effluenti, per la produzione delle colture, per i consumi energetici e idrici, ecc.). Non sono stati considerati quelli che avvengono a valle dell’azienda, come la raccolta, la lavorazione e la commercializzazione del prodotto. In Emilia Romagna sono state considerate solo aziende che producono Parmigiano Reggiano, in Lombardia sistemi foraggeri misti, tutti a base di insilati, in Piemonte sono state comprese nel campione aziende con sistemi foraggeri in generale più evoluti ed efficienti.
Nel campione di aziende, il sistema foraggero del Parmigiano Reggiano, a parità di produzione di latte, ma con una pressione zootecnica sulle superfici sempre inferiore agli altri sistemi foraggeri padani, ha evidenziato un livello emissivo di carbonio della produzione del latte del tutto simile a quello del resto del campione.
In compenso, il carbonio sequestrato nelle aziende emiliane si attesta sui livelli ritenuti buoni (tra il 20 e i 25 grammi per kg di suolo) e tra i più elevati del campione. Il contenuto di carbonio organico dipende dalla capacità di un ecosistema di sequestrarlo nel terreno, cioè di assorbire CO2 dall’atmosfera e di immagazzinarla. Nella maggior parte dei terreni coltivati, il carbonio organico del suolo (soil organic carbon – SOC) a 1 m di profondità, che rappresenta un equilibrio dinamico di guadagni e perdite, è compreso tra 50 e 150 t/ha.
I risultati dei rilievi rappresentano buone premesse per dimostrare la sostenibilità della produzione del formaggio Dop più importate per l’Emilia Romagna, dove la coltivazione di foraggere poliennali come l’erba medica e i prati permanenti assicura una riserva di carbonio stabile nel suolo.
Tra le attività di Forage4Climate sono previste giornate dimostrative e di informazione per gli agricoltori, la prima delle quali nel 2019 è in calendario il 10 maggio nell’azienda agricola Menozzi dell’Università di Milano, una delle 20 aziende dimostrative del progetto.
Il 22 maggio il progetto sarà protagonista della giornata Nova Agricoltura Fienagione, che si svolgerà a Gainago di Torrile, in provincia di Parma.
Per sensibilizzare gli agricoltori sul tema della riduzione delle emissioni di gas serra, realizzabile attraverso il miglioramento della produzione dei foraggi e l’ottimizzazione del loro impiego nell’alimentazione di precisione delle vacche da latte, in occasione di Nova Agricoltura, Crpa Lab effettuerà gratuitamente analisi di campioni di fieno fatti pervenire al proprio laboratorio. Il rapporto verrà consegnato a chi aderirà all’iniziativa durante la giornata dimostrativa del 22 maggio, presso lo stand di Crpa.
Per sapere come, leggi le istruzioni su www.crpa.it.
I programmi degli eventi vengono comunicati attraverso le news e resi disponibili sul sito del progetto http://forage4climante.crpa.it.
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