“Lavoreremo sulle problematiche delle zone interne”

Pagliarani-Malavolti

Lucia Betti

ROMAGNA – Matteo Pagliarani, coordinatore dei giovani imprenditori agricoli della Romagna, da marzo è anche vicepresidente di Cia Romagna insieme con Lorenzo Falcioni (vicepresidente vicario).

Nelle parole di Pagliarani i ringraziamenti e gli obiettivi del percorso: “Ringrazio della fiducia in me riposta, anche come vicepresidente di Cia Romagna. Come Agia ci impegneremo per le politiche territoriali dei giovani come l’accesso alla terra o al credito, lavoreremo sulle problematiche delle zone interne. Terremo dinamico il rapporto con gli istituti agrari e, non solo, del nostro territorio per incrementare una rete più solida fra giovani imprenditori e studenti professionali, ma anche d’istituti di ricerca e sviluppo innovativo.

Per Pagliarani, al centro delle azioni devono avere un ruolo preponderante formazione e informazione diffusa. “Sarà importante valorizzare il rapporto e l’incremento delle politiche poco considerate dedicate al welfare, alla sanità, alle pensioni e alle politiche di genere, dove la sostenibilità sociale è al centro della vita associativa. Intendiamo farlo continuando a collaborare con Anp e Donne in Campo Inoltre- conclude Pagliarani -, porteremo avanti il consolidamento e la diffusione del network di Agia territoriali”.

Le riflessioni dei coordinatori delle donne e dei giovani dopo l’elezione dei presidenti regionali e nazionali di Donne in Campo e Agia

Stefania Malavolti, riflettendo sul percorso dell’Associazione Donne in Campo ne sottolinea, nel suo intervento, la veloce e importante evoluzione. “L’Associazione Donne in Campo nasce nel 1999, le prime attività a fare da collante e da traino per le componenti furono prettamente “manuali” con l’istituzione dei primi mercatini che avrebbero poi dato il via alla vendita diretta , agli agriturismi, agli agricatering con ricchi e invitanti buffet, anche allestiti alla conclusione delle assemblee o convegni della Cia.

Sicuramente attività importanti e che hanno dimostrato, ancora una volta, come le donne sappiano fare impresa in modo intelligente ed innovativo, interpretando ed adattandosi velocemente al mutare delle abitudini e dei consumi della società. Personalmente me lo sono sempre sentito un po’ stretto come approccio alla Confederazione Cia, ho sempre faticato a stare dietro al tavolo di un buffet, preferivo seguire la riunione o il convegno e magari azzardare qualche intervento. Negli anni poi c’è stata una veloce e importante evoluzione dell’Associazione Donne in Campo: a livello regionale, e soprattutto nazionale, le donne di ogni territorio hanno fatto emergere quanto sia grande la voglia di essere partecipi, soprattutto a livello politico-sindacale. I tanti documenti preparati nelle tante assemblee già da tempo parlavano di sostenibilità, di ambiente, di inclusione, di territorio, di welfare, terminologie di cui ora quasi si abusa, ma che vengono da lontano e che hanno tardato, forse per un non attento accoglimento, ad avere una tempestiva collocazione.

In questi anni ho avuto la fortuna, essendo coordinatrice provinciale, prima di Donne in Campo Cia Ravenna, poi di Cia Romagna, di frequentare gli organi a tutti i livelli e di aver conosciuto donne veramente capaci dal punto di vista della rappresentanza e la stesura del “Manifesto delle donne per la Terra”, appena uscito, ne è la dimostrazione. Ritengo che questo documento sia davvero l’espressione della forza delle donne agricoltrici che, se unita a quella di tutte le donne di ogni parte del mondo, potrà dare forse la prospettiva di un mondo migliore, fatto di pace, democrazia e serenità. Una riflessione unanime nata fra le partecipanti dell’Assemblea nazionale del 6 aprile 2022, che ha visto rieletta a presidente la bravissima Pina Terenzi, è stata che nessuna madre manderebbe mai i propri figli in guerra e che se al potere ci fossero più donne sicuramente certe aberranti decisioni, mai sarebbero prese.

Per quanto riguarda Donne in Campo Cia Romagna, spero, appena tornati un po’ nella normalità, di riuscire ad organizzare un incontro con tutte le donne facenti parte degli organi Cia, e ovviamente con tutte le agricoltrici Cia che lo vorranno, cogliendo l’occasione per presentare loro la presidente Regionale, Miriana Onofri e la presidente Nazionale, Pina Terenzi“.

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