Maltempo, a rischio drupacee e barbabietole da seme

FERRARA – Il gelo e le nevicate dei giorni scorsi, con temperature scese sotto lo zero, potrebbero costare caro ai produttori. Cia sta monitorando la situazione sul territorio per fare una chiara valutazione della eventuale degenerazione di gemme e germogli. Nessun allarmismo, dunque, ma forte attenzione per capire quanto le condizioni climatiche influiranno sui cali produttivi e dunque sui redditi delle aziende agricole. “Qualche danno alle gemme di albicocche, susine e pesche precoci, quindi in fase vegetativa più avanzata – spiega Sergio Tagliani, frutticoltore e consigliere del Condifesa Bologna e Ferrara – c’è sicuramente stato, soprattutto nelle zone più vocate. Danni che riusciremo a valutare tra una decina di giorni a “bocce ferme”. Adesso parlare di produzioni completamente compromesse pare eccessivo, soprattutto perché ci sono molte varietà di drupacee che si trovano in fasi fenologiche diverse e quelle più tardive al momento sembrano salve. Situazione sotto controllo, invece, per pero e melo. Ovviamente, se queste temperature sotto le medie stagionali dovessero perdurare, lo scenario potrebbe diventare davvero preoccupante per molte colture”.

Appare più chiara la situazione di difficoltà della barbabietola da seme, che molti produttori non sono ancora riusciti a trapiantare. “Le condizioni climatiche – spiega Fabiana Protti, bieticoltrice di Argenta – stanno provocando il ritardo nel trapianto della barbabietola da seme. Solitamente le piante vengono trapiantate in pieno campo nel mese di febbraio o, al massimo, entro i primi quindici giorni di marzo. Ma le consistenti precipitazioni hanno costretto i produttori a rimandare, poi sono arrivate le nevicate che naturalmente stanno bagnando ancora di più terreni già carichi d’acqua. Se questa situazione dovesse persistere per molti giorni, portando ancora piogge e nevicate, il rischio è di dover annullare i trapianti e rinunciare all’intera produzione. Speriamo, quindi, in un deciso rialzo termico e soprattutto in un clima ventoso e soleggiato che possa asciugare la terra in tempi brevi e consentire agli agricoltori di procedere con il normale ciclo produttivo della barbabietola”.

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