Alessandro Zatta*, Luigi Manfrini **, Magda C. Schiff *
L’inerbimento dell’interfilare può migliorare la sostenibilità del pereto? La risposta data dal progetto Ifasa è sì. Ifasa – Inerbimento nei Frutteti per l’Aumento della Sostenibilità Aziendale, finanziato dal Psr 2014-2020 della Regione Emilia Romagna, ha avuto come obiettivo generale di verificare una gestione innovativa dell’interfilare della coltura di pero sotto il profilo agronomico, produttivo, fisiologico, manageriale e di salubrità aziendale. Ciò allo scopo di mantenere alta la sostenibilità economica ed ambientale del frutteto riducendo il numero di trattamenti fungini e di fertilizzazione per preservare acqua e suolo.
Le azioni hanno previsto il confronto fra frutteti lavorati e inerbimenti con essenze a base di leguminose per ridurre l’apporto di concimi minerali e proteggere il suolo, oltre alla caratterizzazione di quest’ultimo per misurarne il contenuto in carbonio organico e lo scambio gassoso. Inoltre, è stata fatta una valutazione fitosanitaria del frutteto attraverso misure dell’incidenza di maculatura bruna nei differenti trattamenti e dei residui nel terreno. Infine, è stato calcolato l’impatto ambientale ed economico delle tesi messe a confronto.
La tecnica dell’inerbimento è interessante, oltre che dal punto di vista agronomico, anche perché permettere di accedere ai premi previsti dall’Eco-schema 2 della Pac. In particolare, l’eco-schema 2 per le colture arboree prevede il mantenimento dell’inerbimento spontaneo o seminato nell’interfila o, per le colture arboree non in filare, all’esterno della proiezione verticale della chioma. Il premio riconosciuto è di 120 euro per ettaro.
Le prove di inerbimento dell’interfilare, realizzate nell’ Az. Sperimentale Fondazione per l’Agricoltura Fratelli Navarra in provincia di Ferrara, hanno previsto tesi di inerbimento naturale e di inerbimento controllato con trifoglio sotterraneo, messe a confronto con l’interfilare lavorato. Le due tesi inerbite non hanno influenzato la fisiologia delle piante, infatti non sono state registrate differenze in parametri come il potenziale idrico, la fotosintesi e la crescita dei frutti.
In più l’inerbimento, e quello con trifoglio in particolare, hanno dimostrato di apportare benefici di tipo agronomico-ambientale, grazie al miglioramento della struttura del suolo. È stata infatti verificata una riduzione del compattamento del terreno, un aumento dell’umidità del terreno e un incremento del contenuto di azoto. L’inerbimento con trifoglio, inoltre, ha consentito di ridurre drasticamente la presenza di graminacee nell’interfila, contenendo quindi le possibili fonti di inoculo della maculatura bruna.
Nel corso del periodo di attività del progetto non è stato però possibile discriminare l’incidenza della malattia nelle diverse tesi messe a confronto, in quanto il 2023 è stato un anno che ha fatto registrare una bassa incidenza della malattia in tutto l’areale ferrarese. Questo aspetto, interessante per i suoi risvolti agronomici, economici e ambientali merita di trovare ulteriori momenti di approfondimento.
Un ulteriore approfondimento per confermare i risultati ottenuti merita anche l’analisi bromatologica dei frutti che, fatta su una sola campagna, ha evidenziato differenze interessanti tra le tesi inerbite e quella lavorata.
La valutazione dei benefici ambientali è stata fatta considerando il ciclo delle attività di produzione del pereto. La prima voce d’impatto sono le lavorazioni, soprattutto per l’uso di gasolio; seguono l’irrigazione e la fertilizzazione. Il sequestro del C nelle tesi con inerbimento è stato dimostrato che contribuisce alla riduzione dell’impronta carbonica della coltura.
Tra i benefici dell’inerbimento si possono aggiungere anche il miglioramento della transitabilità negli interfilari, la maggiore capacità del terreno di drenare l’acqua in eccesso, il miglioramento del microclima del frutteto, l’aumento della biodiversità e della fertilità dei suoli.
Sono stati partner del progetto Ifasa: DISTAL – Università di Bologna (capofila), CRPA scpa, Dipartimento di Scienze Chimiche, Farmaceutiche ed Agrarie – Università di Ferrara; Dinamica scarl; Fondazione per l’Agricoltura Fratelli Navarra.
Per maggiori informazioni guarda la pagina del progetto https://goi.crpa.it/go/ifasa dove sono disponibili video e relazioni del convegno conclusivo.
* CRPA scpa, Reggio Emilia
** Università di Bologna