Olio in lieve ripresa in Italia, ma in Emilia Romagna cali del 50%

Alessandra Giovannini
DALLA REDAZIONE – In Italia, secondo le prime indagini effettuate da Italia Olivicola e Aifo, la campagna olearia 2021/22 si annuncia in leggera ripresa rispetto a quella dello scorso anno, seppur con forti differenze tra il Nord e le aree del Centro e del Sud con un range produttivo che oscilla tra 290.000 e 310.000 tonnellate.
Le prime valutazioni parlano di un andamento climatico caratterizzato dal susseguirsi di eventi meteorologici estremi e impattanti sulla produzione: al Centro Nord le gelate di fine marzo-inizio aprile, dopo un periodo invernale generalmente mite, le alte temperature estive associate alla mancanza di precipitazioni che hanno afflitto gran parte del meridione d’Italia, il devastante fenomeno degli incendi boschivi che ha coinvolto vaste aree olivicole ed anche esemplari di particolare pregio ambientale. Le alte temperature estive e la bassa umidità hanno contenuto parassiti e patogeni, con le dovute eccezioni indotte dai differenti microclimi che caratterizzano la distribuzione dell’olivo nel nostro Paese.
“In Emilia Romagna – precisa Sabrina Paolizzi, tecnico dell’Arpo, l’Associazione regionale tra i produttori olivicoli dell’Emilia Romagna – si stima che la produzione di olio nel 2021 segni un -50% rispetto al 2020”
“In Emilia Romagna – precisa Sabrina Paolizzi, tecnico dell’Arpo, l’Associazione regionale tra i produttori olivicoli dell’Emilia Romagna – si stima che la produzione di olio nel 2021 segni un -50% rispetto al 2020”. Forte calo nel territorio romagnolo compreso nelle aree delle province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna dove è concentrata la quasi totalità della coltura olivicola regionale (97%), circa 3.700 ettari (dei quali circa 3.200 ettari in produzione). La restante estensione si trova nel comprensorio imolese e nei colli bolognesi.
La diminuzione è dovuta soprattutto alla marcata siccità con aspettative per rese in olio, molto incerte. La qualità prevista, invece, è sicuramente elevata.
“La situazione – prosegue Paolizzi – appare abbastanza tranquilla sul versante mosca olearia in tutto il territorio romagnolo, le alte temperature ne hanno ostacolato la proliferazione. In particolare, nell’area riminese, importante cascola delle drupe durante tutto il periodo estivo e una riduzione nella pezzatura. La qualità del prodotto si preannuncia ottima ma, ad oggi, vi è grande incertezza sulle possibili rese alla molitura.
La produzione complessiva di olive in provincia di Rimini si stima per il 2021 intorno ai 20.000 quintali (circa un -50% rispetto al 2020). Nell’area forlivese-cesenate produzione olivicola in forte diminuzione, molta cascola e una riduzione nella pezzatura delle drupe. La qualità del prodotto, anche in questo caso, si preannuncia ottima. La produzione complessiva di olive in provincia di Forlì-Cesena si stima per il 2021 intorno ai 14.000 quintali (circa un -50% rispetto al 2020).
Per quanto riguarda la Dop “Colline di Romagna”, che interessa quasi 70 ettari nelle province di Rimini e Forlì-Cesena, si stima una raccolta in calo di circa il 40% rispetto alla precedente campagna, con una resa media ancora incerta a causa della siccità. Pertanto, si ipotizza la produzione di circa 600 quintali di oliva Dop “Colline di Romagna” corrispondente a circa 7 mila kg di olio Dop “Colline di Romagna”.
“La produzione olivicola dell’area ravennate nel 2021 – racconta Franco Spada, presidente onorario del Consorzio Olio Dop Brisighella -, si stima in circa 6.000 quintali”
“La produzione olivicola dell’area ravennate nel 2021 – racconta Franco Spada, presidente onorario del Consorzio Olio Dop Brisighella -, si stima in circa 6.000 quintali (nel 2020 furono 12mila). La resa media in olio per quintale di olive dovrebbe essere buona: intorno al 12%, con prospettive di arrivare al 13%-14%. La stima è per un quantitativo di almeno 70 mila kg di olio prodotto. La qualità dovrebbe essere buona, grazie anche alla quasi totale assenza dell’attacco della mosca dell’olivo, condizione favorita dalle alte temperature estive e dall’arrivo della pioggia, che ha scongiurato il perdurare della siccità”.
Per quanto riguarda la Dop “Olio Brisighella” la stima del raccolto di olive Dop 2021 è di 100.000 kg., con una resa media in olio del 12% e una produzione, quindi, di circa 12.000 kg di olio Dop.
Ermanno Rocca: “Fino a inizio giugno la situazione era buona poi, i 35 gradi di giugno e luglio, hanno provocato una cascola importante”
Calo produttivo previsto anche per la zona del comprensorio bolognese e imolese. A confermare un -50% di produzione è Ermanno Rocca, presidente della Rete Olio Extravergine Felsineo che segue personalmente anche oltre 3.200 piante di olivo sui colli bolognesi. “Fino a inizio giugno la situazione era buona poi, i 35 gradi di giugno e luglio, hanno provocato una cascola importante”.