Per l’agricoltura sociale scatta un bando della Regione: domande entro il 21 aprile

fattorie sociali

DALLA REDAZIONE – È fissata al 21 aprile 2023 alle ore 13, la scadenza per la presentazione delle domande di sostegno per partecipare al bando “Agricoltura sociale in aziende agricole in cooperazione con i comuni o altri enti pubblici”. I beneficiari sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, e le cooperative sociali. Per accedere ai contributi, i beneficiari devono presentare una convenzione pluriennale con un Ente pubblico che specifichi il servizio socio-assistenziale da offrire alla popolazione. Il sostegno previsto è pari al 60% della spesa ammissibile, entro il limite massimo di 200.000 € nel triennio (Disciplina comunitaria del “De Minimis”). 

Rientrano tra le spese ammissibili, gli investimenti per l’adeguamento delle aziende agricole per realizzare progetti di cooperazione pubblico/privato, consistenti in un servizio socio-assistenziale alla popolazione. Nello specifico:

  • interventi di costruzione, ristrutturazione, ampliamento di fabbricati aziendali;
  • acquisto di attrezzature destinate alle attività sociali/assistenziali;
  • spese di elaborazione del progetto socio-assistenziale nel limite massimo del 5%;
  • spese generali e di progettazione nel limite massimo del 10%.

Le risorse complessive assegnate al bando ammontano a 1.597.065 euro.
L’attuale bando, essendo riferito alla vecchia programmazione del Psr 14-22, non è stato del tutto adeguato alle nuove normative regionali sull’Agricoltura sociale.
La Misura 16, infatti, prevede che l’agricoltura sociale in azienda agricola sia svolta in cooperazione con i Comuni o altri enti pubblici (per la partecipazione al bando è necessario presentare una convenzione poliennale con un Ente pubblico che specifichi il servizio socio – assistenziale da offrire).

Rispetto ai bandi precedenti è da segnalare che la Cia è riuscita ad ottenere delle premialità nei punteggi che riprendono i criteri del PSR, rispondendo alle specificità delle aziende agricole, invece che delle cooperative: aree svantaggiate, imprese femminili, produttori biologici, giovani.

A partire dai bandi che saranno pubblicati sulla nuova programmazione 2023-2027, verrà interamente recepita la L.R. 1/2022 “Norme in materia di Agricoltura Sociale”, che non prevede l’obbligo di collaborazione con gli enti pubblici, se non per specifiche azioni.

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